Mourinho è apparso carico e più che possibilista sulla conquista del trofeo. Intanto Roma si prepara a vivere comunque vada una pagina di storia carica di sogni e passione
Dopo 31 anni di attesa a Tirana, la Roma torna questa sera a giocarsi contro gli olandesi del Feyenoord un trofeo internazionale, nella prima finale storica del torneo di Conference Leaague.
Le probabili formazioni che scenderanno in campo alle per dare inizio al match alle 21 nell’ Arena Kombëtare potrebbero essere queste:
Roma (3-4-2-1): 1 Rui Patricio, 23 Mancini, 6 Smalling, 3 Ibanez, 2 Karsdorp, 4 Cristante, 27 Sergio Oliveira, 59 Zalewski; 77 Mkhitaryan, 7 Pellegrini, 9 Abraham. (87 Fuzato, 5 Vina, 11 Carles Perez, 14 Shomurudov, 15 Maitland Niles, 17 Veretout, 22 Zaniolo, 24 Kumbulla, 37 Spinazzola, 52 Bove, 64 Afena Gyan, 92 El Shaarawy). All: Mourinho.
Feyenoord (4-3-3): 21 Marciano, 3 Geertruida, 18 Trauner, 4 Senesi, 5 Malacia; 28 Toornstra, 17 Aursnes, 10 Kocku, 14 Nelson, 33 Dessers, 7 Sinisterra. (16 Cajacaru, 30 Jansen, 2 Pedersen, 6 Hendrix, 9 Jahanbakhsh, 11 Linssen, 13 Sandler, 23 Walemark, 25 Hendriks, 26 Til, 32 Hall). All.: Slot.
Nella conferenza stampa della vigilia trasmessa da Sky il tecnico della Roma Josè Mourinho non lascia dubbi su quanto la conquista di questo trofeo assuma proporzioni titaniche: “Quella di venerdì a Torino era una finale ma non la storia: quella di domani è già storia, perché siamo arrivati fin qui. Ora finiamo di scrivere la storia, una finale bisogna fare di tutto per vincerla. C’è una simpatia per la Roma, se vince c’è un albanese, Kumbulla, che alza la Coppa. Lo stadio è molto bello, peccato che non possa contenere la gioia di tutti i tifosi”.
E sembra inequivocabile l’intenzione di schierare da subito l’asso armeno Mkhitaryan, reduce da un pesante infortunio: “E’ in forma fisica per dare una mano alla squadra: ieri si e’ allenato e ha fatto buoni test, oggi si e’ unito al resto della squadra”.
La Roma è la squadra italiana più performante in Europa negli ultimi quattro anni, con la semifinale di Champions conquistata nel 2018 contro il Barcellona e quella di Europa League lo scorso anno contro l’Ajax. Ancora olandesi gli avversari, ma questa volta in finale, con la possibilità di tornare a casa con un trofeo dopo oltre sessant’anni, da quella lontana Coppa delle Fiere, che pur sempre rimane il primo trofeo europeo conquistato da un club italiano.