L’eredità di Leonardo sull’asse italo-francese in 30 incontri
30 appuntamenti in 10 città italiane con ospiti di rilievo per approfondire il dialogo tra Francia e Italia sulle sfide del futuro, tra ingegneria, etica e società. Nell’anniversario della morte, un omaggio a Leonardo, figura dell’ingegnere rinascimentale, fonte d’ispirazione per pensare il nostro rapporto al la tecnologia e affrontare le domande etiche che ci pone il domani.
“La politica culturale tra Italia e Francia non è solamente un tema di cooperazione. E’ la testimonianza di uno sguardo reciproco, di un orgoglio condiviso dai nostri due paesi”: lo ha ricordato Il Presidente Francese Emmanuel Macron in occasione della sua visita il 18 settembre scorso a Roma.
Scambi e collaborazioni sono continui: la visita in Francia a maggio del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, sulle tracce di Leonardo, ne è stato il momento più rilevante. Inoltre, i ministri della Cultura Franck Riester e Dario Franceschini hanno formalizzato, martedì 24 settembre a Parigi, prestiti di opere di Leonardo, un altro simbolo importante di questa collaborazione.
A Palazzo Farnese, si inaugura lunedi 30 settembre alle ore 18.30 un ciclo che mette all’onore la sua visionaria audace a 500 anni della scomparsa. L’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut français Italia hanno programmato fino a dicembre, in ben 10 città italiane, un ciclo di 30 dialoghi italo-francesi voluti dall’Ambasciatore Christian Masset, che verteranno sulle ricerche bio-ispirate di cui Leonardo è stato precursore, e in particolare sui settori strategici della biorobotica e dell’intelligenza artificiale.
Qual è il nostro rapporto con queste tecnologie? Quali sono le conseguenze profonde dell’ibridazione tra mondo macchina e mondo vivente sulle nostre società e sul nostro immaginario? Roma, Torino, Ferrara, Firenze, Udine, Genova, Venezia, Napoli, Mantova e Bologna saranno le cornici di un confronto tra i più grandi specialisti italiani e francesi di fisica, biologia, informatica e neuroscienza con storici, filosofi, sociologi, psicanalisti e artisti contemporanei.
A Palazzo Farnese il 30 settembre, saranno protagonisti Andrea Bernardoni, specialista in tecnologia rinascimentale presso l’Istituto di Storia della Scienza al Museo Galileo, Pascal Brioist, professore ordinario di storia presso il Centre d’Etudes supérieures de la Renaissance a Tours, che ha appena pubblicato Les Audaces de Léonard (Stock, 2019) e i Carnets di Leonardo (Gallimard, 2019), e François Delarozière, direttore artistico della compagnia teatrale La Machine e co-fondatore di «Les Machines de l’île», figure brillanti che, in ambiti e con metodologie di studio e arte diverse, hanno approcciato il genio rinascimentale di Leonardo.
Tra gli altri relatori che si alterneranno nelle conversazioni e nella presentazione di nuovi lavori ed opere editoriali a tema, si segnalano Gérard Mourou, Premio Nobel per la fisica nel 2018, Bernard Stiegler, Catherine Malabou, Jean-Francois Joanny, Barbara Mazzolai, Jean Gabrielle Ganascia, Antonio Casilli, Eric Sadin, Antonio Bicchi, Gaëlle Obiégly, Cristina Lindenmeyer: un mosaico di prestigio per una riflessione profonda sul ruolo che vogliamo svolgere da europei, in un mondo in repentina trasformazione.
“Per noi è importante, in questo momento di rilancio della relazione tra Italia e Francia, aprire un dialogo sul mondo di domani, in partenariato con le università, i centri di ricerca, i festival e le sedi di dibattito più importanti in Italia – ha dichiarato Christian Masset, Ambasciatore di Francia in Italia – Si tratta di portare a conoscenza di un ampio pubblico la responsabilità degli scienziati, intellettuali e artisti italiani e francesi nelle discussioni europee e mondiali sui cambiamenti che stiamo vivendo”. “Ci rallegriamo che tale ‘ritorno al futuro’ in compagnia di Leonardo sia l’occasione, nell’anno in cui si assiste alla creazione delle prime alleanze delle università europee, per celebrare l’intensificazione delle cooperazioni tra Francia, Italia in scienze ingegneristiche. Dedichiamo il nostro programma ai giovani di entrambi i paesi che scelgono questi percorsi d’avvenire”.
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