Pubblicato da Algra Editore, con la prefazione di Massimo Cracco e la postfazione di Giuseppe Paolo Carbone “Vic” è un viaggio psicologico all’interno di personaggi estremizzati e luoghi immaginari
Vic è un ragazzo-uomo maturo-anziano che vive la sua schizofrenica vita di scrittore in un luogo immaginario del Sud dell’Italia: Cotrone. «Il personaggio rappresenta il trauma irriducibile, il caso clinico principe oggetto delle ricerche dei freudiani. Fortunatamente lui se ne sbatte di tali indagini, giacché egli rappresenta il cortocircuito di ogni narrazione clinica volta all’individuazione del caso topico, del “problema” su cui orchestrare la riuscita di un progetto teorico. – racconta l’autore – In questo senso Vic nasce per ridonare all’Occidente l’aura mitica della legge di natura, ciò che prevale rispetto alla legge morale; in buona sostanza per restituire l’uomo alla sua sacralità».
Il romanzo è una sorta di diario surreale scritto in prima e terza persona, popolato dai personaggi “estremi” d’una provincia “estrema”: esseri reali e immaginari, vivi e morti, spettri e spiriti che potrebbero essere il frutto di una mente psicotica o del delirio d’un santo. Il centro del romanzo, il suo “senso”, sta forse in questo continuo scavo psicologico e metafisico teso a smascherare il velo del “Tremendo” che pare avvolgere “lynchianamente” la fisica e la morfologia della cittadina di provincia.
La copertina del libro è un disegno del musicista e filosofo Pier Marco Turchetti. «Quando me l’ha mostrata ho subito detto: “è questa!”. Era un suo lavoro di molti anni fa che, a nostro avviso, riassume nello spazio del disegno tutta la vicenda umana e sovrumana del romanzo», conclude lo scrittore.
Attualmente l’autore è impegnato con il tour di presentazione del libro. Il prossimo appuntamento sarà domenica 14 novembre ore 18,30 presso il Cortile Alessi, Via Alessi 34/36, Catania. Calendario in aggiornamento: www.francescocusa.it