Tra le cause l’elevata percentuale di abbandono scolastico
di Damiano Rulli
Nella notte di domenica 30 maggio i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno arrestato due ventenni italiani per detenzione di droga ai fini di spaccio, uno di questi oltre ad avere ben 15 dosi di cocaina e un coltello a serramanico è stato tra gli autori di una violenta aggressione, balzata agli onori della cronaca locale della scorsa estate, avvenuta al borgo medievale di Nettuno in danno di un ragazzo che rischiò di subire la perdita di un occhio.
Purtroppo nel territorio che comprende i comuni di Anzio, Nettuno ed Ardea si riscontra un enorme disagio giovanile ( https://www.mediafrequenza.it/2021/04/16/litorale-romano-e-microcriminalita-parla-il-comandante-giulio-pisani/), dovuto a vari motivi, tra cui l’elevata percentuale di abbandono scolastico.
Per comprende quanto è sentito il problema dell’uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione vi riportiamo alcuni dati:
Ardea 12,9 %
Anzio 14%
Nettuno 15%
(FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati Istat, Agcom, Miur (ultimo aggiornamento: venerdì 5 Marzo 2021)
Delle medie altissime rispetto a quanto avviene nelle UE dove la percentuale di abbandono scolastico è del 10,2%!
Secondo uno studio redatto da Eurydice (https://eurydice.indire.it/wp-content/uploads/2016/05/Q_Eurydice_31.pdf#page=12) “Un maggiore livello di istruzione, d’altro canto, può portare una serie di risultati positivi per l’individuo così come per la società in relazione a impieghi, salari più alti, migliori condizioni di salute, minore criminalità, maggiore coesione sociale, minori costi pubblici e sociali e maggiore produttività e crescita.”
Minore criminalità, maggiore coesione sociale sono tra i motivi più importanti per cui bisogna impedire che i giovani non continuino gli studi dopo la terza media arrivando al conseguimento di un diploma.
Per contrastare questo fenomeno rilevante è importante l’orientamento scolastico, il supporto dei genitori, avere degli insegnati qualificati, allargare l’offerta di attività didattiche, sostenere economicamente le famiglie più disagiate tra cui l’abbandono scolastico è più elevato e aiutare i giovani stranieri residenti in Italia ad apprendere la lingua.