Irruzione di manifestanti pro Trump al Palazzo del Campidoglio di Washington. La staffetta per le presidenziali continua oltre le regole
di Davide Iannuzzi
Sono a migliaia i sostenitori di Donald Trump che si sono radunati a Washington per irrompere nel palazzo presidenziale con l’intento di manifestare contro i risultati elettorali in favore di Biden. Nessuna intenzione di ritirata di fronte la preparazione di candelotti e lacrimogeni branditi dalle forze dell’ordine. Una protesta senza precedenti, proprio nel giorno della ratifica della vittoria del nuovo presidente Joe Biden. Gli animi popolari dei no Biden vengono surriscaldati dallo stesso Trump durante il comizio pomeridiano.
L’irruzione clandestina nel palazzo Capitol Hill si sta mostrando l’inevitabile conseguenza di una tensione cresciuta sempre di più nel rifiuto dei pro Trump di accettare il risultato di un voto, certificato da tutti i crismi dell’ufficialità e sancito dai tribunali che hanno respinto tutti i ricorsi dello stesso presidente uscente. Il comizio pomeridiano accende la miccia e i deputati in seduta abbandonano il campo di fronte al divampare di una situazione di per se già tragica. Intanto i democratici vanno avanti in vista del giuramento del 20 gennaio, ma il neo insediato Biden dovrà fare i conti con qualcosa che si annuncia più grande del suo stesso mandato.