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MOTO GP, UN “DOVIZIOSO” AUTOESAME PER LA DUCATI

Il Team Manager Davide Tardozzi in esclusiva per Mediafrequenza. Risultati non soddisfacenti ma è pronta la ripartenza sprint

di Damiano Rulli

Mancano solo due gare alla conclusione di questo strano mondiale della MotoGP. Il COVID-19 prima, il grave infortunio di Marc Marquez poi, hanno condizionato il campionato in corso. I tifosi Ducati si aspettavano di veder tornare quella vittoria del mondiale che manca dal 2007 ma così non è stato, cosa è successo al Team Ducati? Perché Andrea Dovizioso che per tre campionati consecutivi è stato vice campione del mondo quest’anno non si è ripetuto? Cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo anno con i due nuovi piloti Pecco Bagnaia e Jack Miller? In un’ intervista esclusiva per Mediafrequenza il Team Manager della Ducati Davide Tardozzi risponderà a queste domande.

Il campionato della MotoGP sta volgendo al termine e purtroppo la Ducati non sta lottando per il titolo mondiale, tutti i tifosi puntavano su Dovizioso campione del mondo, cosa sta succedendo al team?

Diciamo che fin dall’inizio del campionato Andrea non riesce ad avere velocità con questa nuova gomma posteriore della Michelin, noi purtroppo non siamo ancora riusciti a trovare la quadra cosa che invece sono riusciti a fare i nostri avversari, il problema è che ancora non siamo riusciti a dargli quello che lui chiede. È chiaro che come in tutte le situazioni il problema viene diviso fra moto, pilota e squadra. Se vinciamo vinciamo tutti insieme, stiamo perdendo perdiamo tutti. Purtroppo Andrea non riesce a performare come negli anni passati, dove è riuscito ad essere tre volte vice campione del mondo dietro a Marc Marquez, quindi era abbastanza scontato che tutti noi e voi, senza Marc, quanto meno lottasse fino alla fine per il mondiale.

Come mai in alcune gare Jack Miller andava più veloce?

Diciamo che la cosa strana, non oggi perché la prima Ducati è quinta (ieri per chi legge ndr) sostanzialmente in tutte le gare c’è stata almeno una Ducati protagonista e questo ci fa capire che molto è in funzione di quel pilota, su quella pista, in quelle condizioni. Diciamo che la moto ha delle possibilità di performance ma solo in una finestra molto stretta con quel pilota che va in quelle condizioni di temperatura, in quella particolare pista in condizioni di grip veloce. Purtroppo questo non è successo mai allo stesso pilota è per questo che non siamo in lotta per il campionato.

Non c’è stato il rinnovo di Dovizioso, che ha lasciato un poco perplessi, e in squadra sono entrati Pecco Bagnaia e Jack Miller, per il prossimo anno pensate di riuscire a risolvere questi problemi in modo da permettere ai nuovi piloti di lottare per il titolo mondiale?

Intanto bisogna spiegare la scelta di non rinnovare con Dovizioso. Purtroppo si arriva ad un punto in cui bisogna capire che se il matrimonio non funziona è meglio per entrambi lasciarsi, purtroppo in questo momento il binomio Ducati/Dovizioso non sta funzionando e pensiamo che il problema non è o noi o lui, non è questo il discorso. Pensiamo sia arrivato il punto di un cambio generazionale e per questo abbiamo puntato molto sui giovani infatti, a parte spostare Miller e Bagnaia nel team ufficiale, proprio oggi (ieri per chi legge ndr) è stato annunciato che Marini e Bastianini sono entrati nel team Esponsorama e l’arrivo di Jorge Martin, stiamo investendo sul futuro.

Speriamo che il binomio Miller/Ducati o addirittura pilota italiano su moto italiana Bagnaia/Ducati portino quel mondiale che manca dal 2007 vinto da Stoner.

Pecco ha velocità, non sta concludendo ancora nel modo giusto, che ha velocità lo ha dimostrato più di una volta, non sta concretizzando i risultati. Jack invece è maturato e siamo convinti che l’anno prossimo farà il salto definitivo di qualità, quindi l’ idea è stata questa. A livello umano c’è un forte, forte, forte dispiacere nel non proseguire con Andrea Dovizioso però a volte bisogna fare delle scelte sportive che fanno male ma che guardano al futuro.

Una piccola parentesi vorrei dedicarla a Danilo Petrucci che a parte una vittoria lo scorso anno ed una in questo campionato non ha mai lottato per le prime posizioni.

Purtroppo Danilo quest’anno non sta funzionando, si ha vinto a Le Mans in una situazione particolare di pioggia, ma non è assolutamente competitivo sull’asciutto per quanto lo scorso anno lo è stato, è stato molto a lungo terzo nel mondiale, è stato molto competitivo, ha fatto podi ed una vittoria stupenda al Mugello, non c’è nessuna discussione sulle sue prestazioni. Purtroppo quest’anno anche lui è in crisi con questa nuova gomma, lo ripeto come per il Dovi anche per lui noi ci prendiamo la nostra parte di colpe per non aver risolto questo problema dell’adattamento della moto alla nuova gomma Michelin per dare modo ai piloti di avere prestazioni migliori. Purtroppo ambedue si lamentano delle stesse cose, poi di nuovo c’è sempre stata una soluzione Ducati in ogni pista, un pilota Ducati che è andato forte e da questo noi dobbiamo partire per capire perché, in qualche maniera che sia Zarcò a Brno piuttosto che ad Aragon, che sia Bagnaia a Misano ha fatto un secondo posto, dobbiamo cercare di capire noi per trovare una soluzione per il prossimo anno.

Quest’anno dopo i risultati del campionato 2019 e con la triste esclusione di Marquez a cui auguriamo di rientrare presto al meglio delle sue condizioni psicofisiche, la delusione per chi è tifoso Ducati di non avere assistito ad una lotta per la vittoria del mondiale MotoGP è stata tanta.

E lo so anche noi siamo veramente dispiaciuti e ragionevolmente devastati dal non essere stati in grado di lottare per il mondiale fino alla fine. Poi lo puoi vincere o perdere però la cosa che ci aspettavamo era di lottare fino alla fine, era la nostra aspettativa ci prendiamo le nostre colpe e cercheremo di migliorare per l’anno prossimo.

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