Da venerdì 24 maggio 2024 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “How can you see the sun”, il nuovo singolo di Giuseppe Gazerro e la Resistenza Acustica. L’artista rivela altri particolari
“How can you see the sun” è il nuovo singolo di Giuseppe Gazerro e la Resistenza Acustica, attualmente disponibile in radio e in digitale. Il brano nasce in seguito a una serie di riflessioni fatte dall’autore sulla sua adolescenza e sulla caducità dei ricordi che ad essa si accompagnano.
Per l’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui.
Ciao Giuseppe! Che messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Come puoi vedere il sole con tutta questa pioggia? Di questi tempi è anche di moda, purtroppo. 😊
Riferisco dei miei difficili rapporti adolescenziali, sia amorosi che amicali. La giovinezza è il periodo più difficile della vita.
Da cosa trai ispirazione per le tue produzioni?
Sono appassionato di molte forme d’arte, a dire il vero, dal cinema alla letteratura.
Ma in musica ho sempre trovato la mia ispirazione maggiore, la mia consolazione, la mia motivazione e quindi la mia definizione non può che prendere piede da questa considerazione personale.
Lo status di molti miei social dice: The Word, words, art & music play the sound of the spheres (la Parola, le parole, l’arte e la musica suonano le note delle sfere).
Fare musica, per me, è difficile da descrivere in poche righe. Ma credo di potere sintetizzare il tutto con una frase banale ma che rappresenta una verità assoluta, per me: quando canto sono me stesso. Come probabilmente non riesco ad essere in nessun’altra situazione.
Facciamo un salto indietro nel tempo, quando e come è nata la tua passione per la musica?
Mi sento legato alla musica in modo indissolubile da quando negli anni ’60, ancora bambino, ascoltavo estasiato il giradischi di mio padre su cui giravano i suoi vinili colorati pubblicati da *Il Musichiere*; poi un giorno è arrivato Sgt. Pepper e da allora…
Quali sono i tuoi progetti per il futuro e/o sogni nel cassetto?
Ottenere visibilità con questo progetto in modo da poter lavorare con tranquillità sui prossimi. Suonare dal vivo in teatri e festival rock.
Quali artisti hanno influenzato e accompagnato la tua crescita?
Il primo, in ordine cronologico, è stato Edoardo Bennato. Di lui ho preso tutto; la chitarra 12 corde, l’armonica, il tamburello a pedale, l’essere anche one-man-band, il modo canoro.
Poi c’è stato Dylan che mi ha fatto capire come la musica sia anche letteratura.
Le melodie classicheggianti ma rock dei gruppi progressive, in special modo i Genesis di Tony Banks mi hanno definitivamente reso dipendente dall’ascolto quotidiano di decine di dischi.
Progetti per l’estate 2024?
Questo singolo funge da apripista per il nostro lavoro, dal titolo *Eleison* che uscirà quest’estate con 5 brani.
Per ora il nostro prossimo lavoro è questo, quindi.
Ma spero di poter poi continuare con la stessa squadra a produrre molte altre cose, ovviamente.