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LA SOLITUDINE PER NON SENTIRSI SOLI SECONDO PAOLA DI LEO

La cantautrice e polistrumentista italiana che vice a New York parla del suo nuovo Ep intitolato “Sola, ma non in solitudine”

In occasione dell’uscita di “Sola, ma non in solitudine”, abbiamo incontrato la cantautrice Paola Di Leo. L’EP contiene cinque canzoni che trattano delle tematiche connesse tra loro con messaggi ben precisi: la fine di una relazione importante e la capacità di amare se stessi e di riuscire a stare da soli dopo una delusione d’amore. Già il titolo stimola una riflessione profonda sulla differenza tra l’essere soli e in solitudine.

Ciao! È da poco uscito il tuo nuovo disco. Com’è nato e qual è il messaggio che dovrebbe essere colto dagli ascoltatori?

“Sola, ma non in solitudine” è un progetto nato da mie esperienze personali e l’esigenza di comunicare una parte della mia vita. Ogni traccia è legata da un tema ben preciso contenuto anche nel titolo dell’EP: la mia idea era proprio quella di stimolare una riflessione sulla differenza tra l’essere soli e l’essere in solitudine. Sono due cose ben diverse, e più nello specifico mi riferisco a quando ci si ritrova ad essere soli dopo la fine di una relazione. Le prime tre canzoni sono più malinconiche e tristi, mentre le ultime due sono più energetiche è una rivendicazione della propria indipendenza, sono degli anni all’amare se stessi e allo stare bene stando da soli.

Cosa rappresenta la cover dell’album?

È una foto e Photoshooting fatto a Roma per la mia nuova musica. Tra tutti gli scatti ho scelto proprio questa foto come cover dell’EP perché mi piaceva sia molto la composizione della foto che la spensieratezza che trasmette. Non volevo uno scatto realizzato in studio ma uno invece all’aperto con cui il pubblico potesse avvicinarsi di più. Nello scatto sono solo io come suggerisce il titolo dell’album, e sono appunto sola, ma non in solitudine, cosa che si deduce dal mio sorriso.

C’è un brano del disco a cui ti senti particolarmente legata?

Tutti i miei brani sono sempre molto personali e quindi importanti per me, ma questo EP lo è particolarmente. Ho lavorato tre anni alla stesura e alla composizione di queste canzoni, che rappresentano un vero e proprio periodo della mia vita appieno. La mia preferita, per gusto personale, è Momento Distratto. Un brano che ho scritto quando mi trovavo da sola a vivere in un monolocale a Wall Street. Un’altra canzone a cui sono molto legata e anche “quanto sto male con te”, forse anche perché è una new entry, infatti una canzone che ho scritto pochi mesi fa, solo lo scorso ottobre.

In quanto tempo è maturato il nuovo progetto discografico?

Ho lavorato a questo progetto per circa tre anni, le prime canzoni l’ho scritte alla fine del 2019, e sono “non voglio sapere” e “dall’altra parte”. Ho fatto una cosa che non avevo mai fatto prima con queste canzoni, ovvero le ho scritte prima in inglese e le ho poi tradotte in un secondo momento, un paio di anni dopo. Ho iniziato a lavorare all’EP con l’idea di far uscire il mio primo progetto in italiano ed ho lavorato con un team di produzione sia in Italia che a New York. Sono molto soddisfatta del risultato finale è molto grata alle persone che mi hanno aiutato alla realizzazione del progetto, che è stato tutto autoprodotto finanziato da me stessa da indipendente, quindi non è stato per niente facile. Ma è stato molto divertente e un processo bellissimo, mi piace lavorare in studio e scrivere canzoni.

C’è qualche aneddoto curioso, accaduto durante le registrazioni del disco che vuoi raccontarci?

È difficile scegliere, ce ne sono diversi. Vorrei raccontare della mia collaborazione con il mio produttore Pietro Falco. Mi trovavo a Roma e stavo cercando un bravo chitarrista per inserire delle chitarre in Gocce Di Pioggia e in Non Voglio Sapere, tracce a cui ho lavorato con Jun. Un mio amico violinista mi consigliò appunto Pietro. Ci trovammo così bene a lavorare insieme, che finimmo per lavorare anche alla mia ultima canzone in inglese Speed e poi a Momento Distratto. Da lì poi ho deciso di continuare a lavorare con lui al resto delle mie canzoni. Ma mi ha colpito particolarmente quando, dopo la realizzazione di quelle canzoni, Pietro mi disse che gli piacevano talmente tanto le mie canzoni e le mie idee (e boh forse gli stavo anche un po’ simpatica) che mi disse mi avrebbe regalato un brano. Così è nata “dall’altra parte”. Questo gesto mi ha colpito tantissimo ed è stato molto bello trovare un professionista che stimo molto che credeva così tanto in me, e mi ha motivata a continuare la stesura del mio EP.

Progetti per l’estate 2023?

Ora che il mio progetto EP è completato, sto lavorando a nuove canzoni e alla scrittura di un album. Inoltre, sono una delle finaliste per Sanremo Rock a settembre, quindi mi esibirò sull’Ariston portando Gocce Di Pioggia!

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