Dal 16 dicembre 2022 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “ANNO ZERO”, il nuovo disco di Devo Nod, dal quale è estratto il singolo in rotazione radiofonica “STOP”
“Stop”, il secondo singolo in radio che lancia l’album solista del cantautore rock, è un brano che racconta la confusione mediatica della nostra epoca che ci sta portando a tante false piccole rivoluzioni.
L’artista commenta la nuova release: «“Stop” è un brano di forte protesta, ma non tanto contro il sistema come si fa sempre, ma contro di noi in quanto popolo inerte. Subiamo il sistema e non siamo più in grado di ribellarci, anche se sembriamo sempre in costante protesta e rivolta. Nel ritornello dice “perché la rivoluzione non è l’unica soluzione”, infatti io credo che le rivoluzioni non siano abbastanza oramai, per me è troppo tardi, non siamo più i figli dei fiori degli anni “70”».
Il videoclip di “Stop” diretto dalla Blau Production è ambientato in una lavanderia a gettoni, dove una ragazza, l’attrice emergente Elisabetta Solin, entra per lavare la propria roba, ma una volta attivata la lavatrice scopre che all’interno di essa c’è DEVO NOD. L’idea del video è legata alle tematiche di protesta presenti nel testo del brano, una condanna per tutti noi incapaci di ribellarci al sistema, come se fossimo chiusi dentro una lavatrice e centrifugati di continuo senza essere in grado di uscirne.
“ANNO ZERO” è un disco che richiama sonorità Post-Grunge e Dark, con influenze che spaziano dagli Alice In Chains a Marilyn Manson, con dei richiami anche al metal melodico moderno e al rock americano (Pearl Jam). Un viaggio nella mente umana partendo dai drammi esistenziali simulati di “A Family Drama”, alla libertà sensoriale punk di “I Like”, alla tentata ribellione verso il sistema di “Stop”, alla voglia di isolamento di “Free River”. A seguire si scende più in profondità nella follia di Devo Nod, con i brani “Now I Feel It”, “Kill Me, Fuck” e “Gacy” che parlano di depressione e malattie mentali. Si rinasce
con “Nightfire” e “The Road” dove sembra esserci una speranza come in tutte le storie, ma la speranza si chiude con “Let Me Die”, qui il mondo è finito, Devo è l’ultimo rimasto sulla terra e a quel punto è giusto che il disco si fermi.
Spiega l’artista a proposito del nuovo disco: «“Anno Zero” per me significa rinascita, ripartenza. Ognuno la veda a modo proprio. Tutti i pezzi trattano argomenti di rinascita o cambiamento, ma non è un vero e proprio “concept album”. Durante la pandemia, ovvero quando ho concepito l’idea dell’album, mi sono immaginato che prima o poi sarebbe ripartito tutto, e così anche la mia carriera di musicista. Il sound è molto dark, con chitarroni metal e bellissimi assoli Hard-rock. Non mancano le ballad d’atmosfera come “Now I feel it” o “Nightfire” e “Let me die”. Penso che accontenterà un po’ tutti i palati, dal metallaro all’ascoltatore comune. Il fatto che io non possa essere collocato in un genere preciso sicuramente mi penalizza molto, ma io adoro questo aspetto”».