Dai Radio Lusberg a Rai3 partecipazione al programma “La biblioteca dei sentimenti”, il cantautore e polistrumentista Giuseppe Oliveto racconta come riesce a creare suggestivi collegamenti tra i temi trattati in trasmissione e l’aspetto emotivo e culturale di ciascun episodio
In questa intervista, Giuseppe Oliveto, cantautore, polistrumentista e leader dei Radio Lausberg, ci racconta il suo percorso artistico attuale tra televisione e palchi internazionali. Impegnato nel programma “La biblioteca dei sentimenti” su Rai3, Giuseppe vive con entusiasmo l’esperienza di portare la sua musica in un contesto televisivo, dove ogni settimana si ispira ai temi trattati per creare brani che parlano direttamente al cuore del pubblico.
Parallelamente, i Radio Lausberg continuano a diffondere le radici musicali calabro-lucane in un contesto internazionale. Reduci dalla loro quarta tournée in Canada, la band ha ricevuto un’accoglienza calorosa dal pubblico, affascinato da sonorità etno-folk capaci di evocare un’Italia autentica. Giuseppe e i suoi compagni tornano quindi con nuovi progetti, tra cui un attesissimo album prodotto da Finaz dei Bandabardò, in uscita a fine anno. Preparandosi a riportare le emozioni vissute sul palco, Giuseppe si dimostra instancabile e pronto a regalare nuove storie, fatte di suoni e di cuore.
Ciao Giuseppe, come stai vivendo l’esperienza del programma “La biblioteca dei sentimenti”, in onda ogni sabato pomeriggio su Rai3?
La sto vivendo con grande entusiasmo. È un’esperienza meravigliosa, ringrazio tutto il team del programma per avermi accolto con affetto, è davvero un piacere immenso lavorare per la biblioteca dei sentimenti. Più di un programma, un insieme di belle anime.
Qual è il tuo approccio nella preparazione di ogni puntata? Preferisci seguire una linea musicale pianificata o ti lasci guidare dall’ispirazione del momento per adattarti alle emozioni trattate?
Preferisco lasciarmi guidare dalle emozioni, le mie canzoni da biblioteca nascono da lì, in base al tema che verrà trattato in trasmissione cerco di realizzare un brano che sappia arrivare al cuore degli ascoltatori. Ci provo, la fisarmonica in questo è compagna perfetta. In un mondo spesso distratto e poco reale, lei sa essere sempre un respiro d’amore.
Parlando del tuo progetto con i Radio Lausberg. La vostra quarta tournée in Canada è stata un grande successo. Quali sono state le emozioni più forti che avete provato durante questa esperienza? Ci sono stati momenti particolarmente significativi che ricorderete a lungo?
Il Canada ci regala sempre forti emozioni, ogni tournée un’esperienza unica. C’è tanta curiosità, tanta voglia d’Italia e soprattutto tanta voglia di musica. Gli abbracci finali e la standing ovation dell’ultimo concerto sicuramente resteranno sempre nei nostri cuori.
Portare la musica etno-folk calabro-lucana in un contesto internazionale come il Canada è una sfida unica. Come ha reagito il pubblico canadese al vostro sound?
Benissimo. Le nostre sonorità riescono a coinvolgere, la musica è linguaggio universale. Il pubblico canadese fantastico, tanta partecipazione e voglia di godersi il concerto.
Dopo un anno, così intenso tra la partecipazione al programma “La biblioteca dei sentimenti” e la tournée con i Radio Lausberg, come ti stai preparando per i prossimi progetti?
Tante idee stanno nascendo, soprattutto tanta voglia di fare. Per fine anno uscirà il nostro nuovo disco prodotto da Finaz BANDABARDO’, registrato a Firenze presso Wall up studio di Paolo Baglioni, un grazie speciale a Salty music, Andrea Fornai e Daniela Di Tommaso per il continuo sostegno, non vediamo l’ora di portare sul palco tutte queste esperienze e regalare ai nostri fan nuove canzoni, gioia contagiosa e tanto cuore.