“Attraverso i miei occhi”, la nuova silloge poetica di Alessandro Angelelli, pubblicata da La Corte Editore, è tra i libri proposti per il Premio Strega Poesia 2024
Il messaggio che l’autore desidera trasmettere attraverso questa silloge è che, sì, la poesia può essere terapeutica, ma non solo. Essa invita a spogliarsi delle remore e ad abbracciare pienamente la vita, con tutte le sue sfumature. La poesia invita a un’intimità profonda, che non richiede di esporci al mondo intero, ma piuttosto di rimanere ancorati al nostro intimo essere, magari iniziando dai versi di una silloge come “Attraverso i miei occhi”, permettendo alle immagini evocate di diventare parte di noi.
Commenta Alessandro Angelelli: “Quando ho ricevuto la notizia della candidatura, da parte del mio Editore, al Premio Strega Poesia non ho potuto che mandare un pensiero affettuoso alle due persone alle quali ho dedicato: “Attraverso i miei occhi”, vale a dire i miei genitori, che non sono più con noi. È una grande soddisfazione personale sapere che il mio lavoro è stato ritenuto degno di tale candidatura e cercherò di onorarla con il mio massimo impegno a diffondere e far conoscere il più possibile le mie poesie sperando, nel frattempo, di andare avanti nelle selezioni di questo prestigioso Premio”.
SINOSSI
La poesia è catarsi, la forma d’arte che più ci può avvicinare alla consapevolezza di noi stessi. Scrivere (e leggere) poesie vuol dire aver la voglia di mettersi in gioco per raggiungere la piena coscienza di ciò che si è stati, facendosi contaminare da quel buon germe che sono la raffigurazione degli istanti, i frammenti che hanno composto la nostra esistenza. Quelle immagini, quelle “polaroid, possono essere strumenti in grado di plasmare la realtà di chi si avvicina alla poesia, conducendolo ad Heimat, il luogo dell’anima. Di questo viaggio, si racconta nelle poesie di “Attraverso i miei occhi”: una raffigurazione della vita in versi che è anche un viaggio iniziatico verso il divenire donne e uomini più completi.