Nel volume l’autrice, medico veronese, esperta in medicine complementari, ha tentato di definire cosa sia la “dimensione spirituale” e di indagarne l’impatto sulla salute esaminando il rapporto tra la vita spirituale e lo sviluppo della personalità, analizzando la fisiologia della vita interiore nei suoi principi fondanti, alla luce dell’esperienza scientifica recente. Un trattato scientifico su un tema difficile e controverso
È stato pubblicato il libro di Marialucia Semizzi Spiritualità e medicina. I fondamenti (edizioni Aracne, Roma, 2023). L’autrice, medico internista ed esperta in Medicine Complementari (Agopuntura, Omeopatia e Fitoterapia), vive e lavora a Verona. Negli ultimi anni ha approfondito le tematiche relative alla vita spirituale, nel suo rapporto con la medicina e con la scienza, indagando gli effetti che la vita spirituale nel suo complesso può avere sul benessere complessivo dell’uomo.
Semizzi ha analizzato e studiato il rapporto tra spiritualità e medicina, ma ha voluto soprattutto «indagare l’impatto che la vita spirituale ha sull’equilibrio della persona e sulla sua salute, cercando di osservare da “medico” se le persone che ritengono di avere una intensa esperienza interiore siano più sane ed equilibrate rispetto a coloro che negano di avere una “vita dell’anima”».
La fisiologia della vita interiore viene quindi analizzata e studiata nei suoi principi fondanti, alla luce dell’esperienza scientifica recente. Per poter esaminare l’apporto della dimensione spirituale alla salute è stato necessario definire, in premessa, cosa essa sia: una premessa non facile, poiché il concetto di “spirituale” richiama a valenze e prospettive difformi e complesse.
“Spiritualità e medicina” è un vero e proprio trattato, un tassello che mancava nella letteratura scientifica attuale, con una bibliografia vastissima. I vari capitoli affrontano la definizione e lo sviluppo dei concetti-cardine di mente, energia e spirito propriamente detto e di come distinguerli tra loro, e dà una panoramica della varia letteratura scientifica e più spesso pseudoscientifica che viene normalmente messa a disposizione di chi voglia accostarsi alla materia. Infine viene analizzato il processo mistico nelle diverse religioni per scoprire come anche se le culture e le religioni sono diversissime tra di loro, le tappe che l’uomo deve attraversare per connettersi con il divino sono sempre le medesime: nelle religioni pagane, nelle culture sciamaniche, nelle religioni orientali, nel buddismo, nell’Islam, nelle religioni monoteiste e infine nel cristianesimo.
Chi vive una forte esperienza mistica diventa spesso «catalizzatore di cambiamento nel pensare e agire umano (si pensi a san Francesco, alle veggenti di Fatima, al Buddha …)» e pertanto il benessere individuale che si riconosce derivante dallo sviluppo della dimensione spirituale diventa anche benessere collettivo e impulso di cambiamento sociale.
Nelle sue conclusioni, l’autrice afferma che «la dimensione spirituale non può essere ignorata quale componente della salute e la medicina deve trovare le modalità adatte per inserirne l’indagine a livello anamnestico e per favorirla a livello terapeutico», mettendo però in guardia dai rischi, perché occorre considerare che «Se la dimensione spirituale può diventare catalizzatore positivo nel percorso di guarigione, può diventare anche elemento patogeno nel percorso di malattia». Da qui, la necessità di una profonda maturazione dei sanitari che devono conoscere e avere delle competenze «dei meccanismi messi in moto a partire dalla dimensione spirituale per poter riconoscere anche gli aspetti morbosi e risolverli».
Perché nasce “Spiritualità e medicina”? «Ho scritto questo libro – spiega Semizzi – perché, interessata a questo tema, mi sono accorta che mancava uno studio accurato e scientifico su questo argomento e non c’era letteratura organizzata su questa materia. È un argomento difficile e controverso, non facile da affrontare, anche perché in passato si sono imposti tante inesattezze e luoghi comuni. Era necessario comprendere cosa sia “spiritualità”, comprendere cosa questo termine significhi nelle diverse culture. Con un lavoro di analisi, scevro da preconcetti, ho cercato di studiare i vari aspetti per offrire delle conclusioni scientifiche che restituiscano anche alla spiritualità il suo valore fondamentale nella vita delle persone».