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DROGA, IN ITALIA NE SALE IL CONSUMO

A rivelarne l’allarmante dato è “RELAZIONE ANNUALE AL PARLAMENTO SUL FENOMENO DELLE TOSSICODIPENDENZE IN ITALIA” del 2023

di Damiano Rulli

È notizia di pochi giorni fa: i Carabinieri di Anzio hanno rinvenuto e sequestrato oltre 4 kg di sostanze stupefacenti – 300 dosi di cocaina confezionati in involucri termosaldati, 40 panetti da 100 g l’uno e 62 dosi di hashish – nonché 2.000 € in contanti, bilancini di precisione e materiale vario per il confezionamento, in un appartamento ad Ardea nel quartiere di Tor San Lorenzo.

Lascia impressionati il quantitativo di droga sequestrato che purtroppo conferma un trend negativo:

l’aumento del consumo di sostanze stupefacenti in Italia.

La “RELAZIONE ANNUALE AL PARLAMENTO SUL FENOMENO DELLE TOSSICODIPENDENZE IN ITALIA” del 2023 riporta numeri preoccupanti :

“Il fenomeno analizzato da un punto di vista dei consumi appare in aumento sia nella fascia 18-64 anni sia nella fascia 15-19 anni. In particolare, preoccupante è l’incremento nella fascia giovanile rispetto ai dati riferiti al 2021 (aumento dei consumi dal 18,7% al 27,9%) con un aumento rilevante soprattutto per cannabinoidi sintetici e NPS (Nuove Sostanze Psicoattive)”.

Fragilità, disagio giovanile, la mancanza di una famiglia che dà supporto emotivo, senso di appartenenza, aiuto e sostegno sono alcune delle cause più importanti che portano i ragazzi a provare le sostanze stupefacenti.

Al riguardo la relazione continua:

“Oltre all’uso di sostanze, negli ultimi anni, si è assistito all’emergere di ulteriori comportamenti a rischio e potenzialmente additivi, spesso legati a Internet e alle nuove tecnologie. Il più diffuso tra questi è il gioco d’azzardo che nel 2022 ha interessato circa la metà degli studenti 15-19enni. In seguito alla pandemia si osserva inoltre un incremento dell’utilizzo di Internet a rischio e della percentuale di vittime e autori di atti di cyberbullismo. Sempre nel mondo delle relazioni digitali emergono nuovi fenomeni come il ghosting o il ritiro sociale volontario. Il primo, nel 2022, ha coinvolto oltre 850mila studenti mentre sono circa 55mila gli studenti che sono rimasti isolati per oltre 6 mesi.

Nello scenario attuale si osserva sempre più frequentemente una concomitanza di questi comportamenti, associati spesso tra loro e al consumo di sostanze psicoattive, legali e illegali, questo configura la necessità di considerare numerose dimensioni di fragilità in questa delicata fase dello sviluppo e l’urgenza di prospettare una presa in carico multidisciplinare capace di accogliere i bisogni dei più giovani.”

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