“BENEDETTI & CLANDESTINI” è il titolo della canzone, “sostenibile”, e impreziosita da un featuring con le “voci” marine delle balene che cantano nello special del brano
“Benedetti & Clandestini” (Senza Dubbi/Believe) è il nuovo singolo di Attilio Fontana e Rosita Celentano, in radio e su tutte le piattaforme dal 6 ottobre. Legati da un’amicizia fraterna nata durante una fortunata tournée teatrale, i due artisti condividono da sempre visioni, scrittura e impegno a sostegno di progetti che rivolgono uno sguardo attento al cambiamento climatico e ai valori etici.
Con un linguaggio giocosamente “rinogaetaniano” “Benedetti & Clandestini” racconta, infatti, il ritorno alla natura come inno alla libertà, la libertà di poter tornare persone connesse con il mondo reale, al di fuori di ogni schiavitù che il presente ci impone. Un brano “bio” che cerca di riconnetterci con il nostro pianeta e propone un amore fuori dai cliché, dove i sentimenti trovano casa anche disconnessi dalla rete e dagli smartphone.
Il tutto impreziosito da un vero e proprio featuring con le “voci” marine delle balene che si inseriscono nello special del brano, rimarcando quanto il nostro pianeta, che ogni giorno perde pezzi “di verde e di blu”, sia in pericolo e necessiti di attenzione. Cosa c’entrano le balene? Quando si tratta di salvare il pianeta, una balena vale migliaia di alberi perché assorbe l’anidride carbonica prodotta dall’uomo. La loro salvaguardia, quindi, non è “solo” indispensabile per evitare la scomparsa di queste fantastiche creature marine, ma è anche fondamentale nella disperata lotta ai cambiamenti climatici.
«“Benedetti & Clandestini” è una canzone sostenibile che cerca di salvare tutte le “specie” di emozioni, salvandole dall’apocalisse della velocità algoritmica – sottolinea Attilio Fontana – è una canzone che ci ricorda che per uscire dall’overdose del numero e del virtuale abbiamo ancora un mondo reale che aspetta di darci e di ricevere una preziosa e lentissima carezza sull’anima».
«Benedetti & Clandestini lo siamo tutti. Nella mia visione della vita non c’è separazione fra l’uomo e il resto degli esseri viventi. Siamo tutti parte dello stesso quadro, peccato che l’avidità del genere (dis)umano stia finendo con il distruggere tutto. Ma sarà solo un passaggio, tanto doloroso quanto necessario, per poi tornare (o cominciare) a vivere in armonia con le Piante e tutti gli altri Esseri viventi. La semplicità di questo brano lo rende immenso. E la semplicità è la dimensione perfetta, dove tutto fluisce nel rispetto delle diverse specie di terra, cielo e oceano. Abbiamo tutti bisogno di ognuno. Noi senza le balene, ad esempio, moriremmo perché sono le responsabili dell’aria che respiriamo, forse anche più delle Piante. Oppure le api! È davvero curioso rendersi conto che se il genere umano scomparisse non solo nessuno rischierebbe nulla ma sul Pianeta Terra riprenderebbe l’equilibrio giusto e tornerebbe la Pace», racconta Rosita Celentano.