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LA FIGLIA DI DIO, A ROMA L’OPERA TEATRALE LAICA DI ROSSELLA SENO

Tre diverse forme d’arte per uno spettacolo globale organizzato da Disobedience in collaborazione con MamAfrica. Venerdi 17 Marzo 2023 al Tag Culture Via di Santa Passera 25 a Roma l’evento di cartello comprenderà la messa in scena dell’opera musico teatrale di Rossella Seno, l’esibizione di street art di Stefano “Skizzo” Salvi e la mostra fotografica di Renato Ferrantini. Parte del Ricavato andrà a MamAfrica

La “Figlia di Dio” è un’opera teatrale laica e allo stesso tempo religiosa, ad alto profilo culturale e sociale, che punta il dito sulle ingiustizie e le sopraffazioni, lasciando cadere tabù e inibizioni. Esce dagli schemi, soprattutto quelli imposti dal mainstream e dalle logiche del mercato. In scena gli ultimi e la sofferenza dell’uomo causata dall’uomo, l’unica specie che distrugge l’ambiente in cui vive, che uccide per piacere, che tortura esseri viventi per lucro. L’eterna contrapposizione tra il bene e il male, tra l’essere e l’avere. Canzoni d’autore inedite, tratte dagli album “Pura come una bestemmia” e “La figlia di Dio” della stessa Seno firmate da considerevoli autori e poeti del panorama italiano, e un testo recitato da Riccardo Mei, da una lettera di Pino Pavone. Potremmo definirlo “cantateatro”, ma sarebbe riduttivo visto che l’idea è quella di unire varie forme d’arte, pittoriche, scultoree o fotografiche oltre a quelle della canzone e del teatro, da convogliare in unico spazio e con un unico scopo: scuotere anime e coscienze, una ricerca profonda, libera dagli inganni, senza giudizio alcuno, per cercare di capire “l’altra realtà”.

“A POCA DISTANZA DA QUI” Installazione fotografica di Renato Ferrantini. Il viaggio è un’esperienza mentale non misurabile in termini di distanza chilometrica. Chi è lontano e chi è vicino fa sempre parte della comunità del nostro mondo e in quanto tale deve essere ascoltato, sostenuto, fatto oggetto di narrazione, senza essere bollato come indesiderato. La migrazione per necessità economica o per discriminazione nel paese d’origine rappresenta un diritto indiscutibile. Così come il ritorno in una terra contesa o sottratta illegalmente. Le foto proposte descrivono un percorso di consapevolezza umana in luoghi dal forte impatto visivo e sociale. La stazione Tiburtina e piazzale Maslax a Roma, luogo di incontro per i migranti in transito; il campo informale di Vucjak in Bosnia lungo la rotta balcanica, il villaggio di rifugiati curdi a Makhmour in Iraq dove è nato il modello del confederalismo democratico e il deserto inospitale algerino, da quasi cinquanta anni luogo d’esilio del governo e del popolo Saharawi. I tratti distintivi di questi uomini e donne sono comuni: le distanze si annullano: resilienza, equilibrio, pacifismo e forte senso di collettività

Tag Culture – Via di Santa Passera 25 Roma -Tel 339 2543417 Ore 21.00

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