Debutterà a settembre al Teatro Donizetti di Bergamo “Raffa in the Sky”, il nuovo melodramma che non vuole essere racconto biografico
L’incontrastata signora delle tv italiana ora protagonista di un’opera lirica. Il mito di Raffaella Carrà rivive in “Raffa in the Sky”, il nuovo melodramma il cui debutto è previsto al Teatro Donizetti di Bergamo il prossimo settembre, in concomitanza con Bergamo Brescia capitale della cultura.
Il sindaco di Bergamo giorgio Gori ha puntualizzato nell’ambito della presentazione la natura dello spettacolo: “Non sarà un musical, ma una vera opera in cui la vicenda della Carrà televisiva si collegherà a quella di una normale famiglia italiana di quegli anni” da dichiarato Giorgio Gori sindaco di Bergamo nell’ambito della presentazione. “Sono sicuro che Raffaella sarebbe incuriosita, lusingata ed emozionata nel sapere che ciò che ha fatto nella sua vita ha trovato ascolto e casa anche in un mondo apparentemente lontano dal suo come quello dell’opera lirica” è invece quanto ha potuto esprimere il coreografo e regista Sergio Japino che con la Carrà ha diviso anni di vita e lavoro.
Nata da un’idea di Francesco Micheli, il direttore artistico del Donizetti Opera Festival “Raffa in the Sky” è un’opera costruita su musiche di Lamberto Curtoni mentre il libretto porta la firma del giornalista Alberto Mattioli e quella di Renata Ciavarino. Interpretata dall’attrice Chiara dello Iacono l’Opera si annuncia distate dal racconto biografico per ricalcare maggiormente i tratti della donna di spettacolo che ha marchiato a fuoco la storia della televisione italiana. Da brani indimenticabili come come Rumore, Fiesta, Ballo ballo ai format come Carramba che sorpresa a Pronto, Raffaella?, passando per le provocazioni culturali come quella dell’ombelico scoperto nella lontana Canzonissima del 1970.
I costi della messa in scena superano i 650 mila euro provenienti esclusivamente da fondi privati, come ha spiegato il presidente della Fondazione Teatro Donizzetti Giorgio Berta che ha definito il l’Opera “un grande progetto contemporaneo”.