A raccontare questo personaggio di altri tempi è il film “Finding Marta. Un documentario sulla Musa di Pirandello”, diretto da Lorenzo Daniele e prodotto da Fine Art Produzioni srl, con il sostegno della Sicilia Film Commission
La lavorazione del film è cominciata da qualche settimana e si concluderà in primavera. Coinvolge una crew artistica e tecnica interamente siciliana, dalla sceneggiatrice Alessandra Cilio al direttore della fotografia Mauro Italia, alla costumista Rosy Bellomia.
La protagonista è Margherita Peluso, attrice di origini modicane e brillante interprete del teatro pirandelliano. È lei che decide di ricostruire la storia dell’attrice Marta Abba, musa ispiratrice di Luigi Pirandello, e della sua relazione con il Nobel siciliano. Punto di partenza, una fitta corrispondenza tra i due (oltre 800 lettere), custodita nella casa di contrada Kaos ad Agrigento, a Roma e nella biblioteca della Princeton University, negli Stati Uniti. Qui Margherita incontra Pietro Frassica, docente presso la prestigiosa università del New Jersey, sicuramente uno dei maggiori esperti del rapporto Pirandello-Abba.
Margherita, dunque, intraprenderà un viaggio tra i luoghi e le situazioni che hanno segnato la carriera drammaturgica di Pirandello e la sua tormentata passione per l’attrice milanese, donna intraprendente e caparbia, che con le sue interpretazioni ha saputo diffondere e promuovere il teatro pirandelliano in tutto il mondo. All’interno del documentario sono presenti dei “cammei” in cui è Marta Abba a parlare in prima persona. Ed è la stessa Margherita che, come su un palco teatrale, si sveste dei suoi abiti moderni e indossa quelli della musa di Pirandello, in suggestive location siciliane, come la dimora ottocentesca Rocca delle Tre Contrade alle pendici dell’Etna o gli storici vagoni della Circumetnea.
«Margherita si immedesima totalmente in Marta – afferma il regista Lorenzo Daniele- con la quale condivide molte cose: è una attrice di teatro e di cinema, è milanese, ha un legame con la Sicilia, lavora spesso negli USA e all’estero; ma soprattutto, vive la sua carriera di attrice teatrale come una vocazione, un sacrificio all’Arte irrinunciabile. Tra la Sicilia, Roma, Milano e New York, Margherita incontra studiosi, attori e autori che hanno amato l’arte di Marta Abba e sono pronti a raccontarla, sottolineandone gli aspetti pionieristici ma anche i meriti artistici di quella che troppo spesso è stata ricordata come “l’amante di Pirandello”».
Ma chi era Marta Abba? Secondo l’autrice della sceneggiatura, Alessandra Cilio: «Marta era bella e sensuale. Aveva una voce vibrante e profonda, ed una recitazione esuberante e passionale. Pirandello si fece mentore, promotore e Maestro della ragazza, per la quale nutrì un amore tanto forte quanto irrealizzabile. La invitava a scrivere, a studiare, la consigliava nella scelta delle opere da interpretare e la incoraggiava a cimentarsi nella recitazione in lingua straniera. Marta Abba recitò così all’estero, ma ebbe sempre l’occhio (e il cuore) all’Italia e al suo Teatro. Ma quella di Marta Abba fu una parabola breve, della durata di appena 11 anni. Alla fine del 1936 Pirandello morì e l’attrice, che nel frattempo era negli Stati Uniti, si trovò perdutamente sola e in balia dei detrattori del Maestro, che determineranno la fine della sua carriera artistica, nonostante i tentativi di lei di tornare alla ribalta».
Il film è una produzione indipendente che sarà diffusa attraverso le televisioni italiane e straniere, le piattaforme digitali, festival di caratura internazionale. Non è escluso che approdi anche in qualche sala cinematografica. Il Produttore ha previsto due anteprime internazionali, una in Sicilia e una a New York, in primavera inoltrata.