Sempre più numerose le identità rubate e le estorsioni di dati sensibili. La storia vera di una donna e alcuni suggerimenti per la prevenzioni
di Damiano Rulli
Vi racconto la storia vera di Maddalena (nome di fantasia) affinché serva a tutti noi da monito per non abbassare mai la guardia nell’uso dei social, email e di internet.
Maddalena ha un account Instagram dove gli piace condividere con gli amici le foto della sua famiglia.
Qualche giorno fa gli arriva un messaggio privato su Instagram da un’amica, anche lei vittima del furto del suo account (ma Maddalena questo non lo sapeva), che gli chiede di cliccare un link per aiutarla a confermare la sua identità, Maddalena ingenuamente clicca sul link e succede l’inevitabile: rubano anche a lei l’account e iniziano ad utilizzarlo per truffare i suoi contatti.
Una volta appropriati dell’account di Maddalena gli hacker iniziano a postare le foto modificate sul suo profilo e stato di lei, i suoi famigliari e soprattutto di sua figlia con scritte di richieste di aiuto economico urgente perché la bambina deve subire un costoso intervento al cuore!
Vi sarà certamente facile immaginare la rabbia di Maddalena contro queste persone che senza scrupolo utilizzando immagini della bambina per estorcere denaro.
Maddalena prova a cambiare la password ma senza successo, segnala subito a Instagram il problema ma non le viene risolto, fa la denuncia alla Polizia Postale ma l’account dopo sette giorni ancora è aperto e in mano ai truffatori.
Nel frattempo un amico di Maddalena fa finta di non sapere che l’account è stato rubato e fingendosi preoccupato e desideroso di contribuire con dei soldi riesce a farsi dare un IBAN estero (tutta la documentazione è in mano alla Polizia Postale) che fa riferimento ad un conto corrente bancario lituano.
Questa storia ci ricorda i preziosi suggerimenti che il Prof. Zanero ci ha dato in un’intervista, li ricordiamo perché sono sempre attuali:
“…quando riceviamo via email o sui social network dei messaggi che ci invitano a cliccare da qualche parte o a scaricare un file e aprilo bisogna avere quell’attimo di autocoscienza e dire: “ok questo messaggio ha senso? Mi stavo aspettando che arrivasse? Il mio amico voleva veramente condividere qualcosa?” Non è meglio se prima di aprire il messaggio inaspettato gli chiedo: “questo link me lo hai mandato veramente tu? Perché non lo stavo aspettando”.