Mediafrequenza incontra l’autore di “Hilla Von Rebay – La donna dell’arte” il romanzo che omaggia la figura femminile e “tutte quelle persone che hanno un sogno e fanno di tutto per realizzarlo”
Luca Berretta è l’autore di “Hilla von Rebay – La donna dell’arte” ( ANNI ’20 TUTTA L’ARTE DI UNA DONNA RAMPANTE NEL NUOVO ROMANZO DI LUCA BERRETTA – Mediafrequenza) , romanzo uscito per Morellini. Abbiamo apprezzato molto il suo libro, che racconta la storia colpevolmente poco conosciuta di una donna che ha dedicato la propria vita all’arte, riuscendo a convincere uno degli uomini più ricchi d’America a investire in un progetto e in un edificio che nell’America rampante degli anni ’20 non aveva eguali.
Ma Hilla von Rebay è anche la storia di un amore difficile, tra Hilla e Rudolf Bauer, e di un sodalizio in nome dell’arte tra la stessa Rebay e il magnate americano che causerà non poche invidie e rivalità negli ambienti artistici dell’epoca.
“Hilla von Rebay – La donna dell’arte” è il suo secondo romanzo storico. Per quali motivi ha scelto di scrivere dei romanzi storici che necessitano di un accurato studio delle fonti?
Perché la storia è molto importante per noi tutti. Significa conoscere, studiare, arricchire la nostra cultura.
A queste mie prime presentazioni, la gente rimane colpita da questa storia di cui spesso non si sa nulla, scrivere, ritengo, serve anche a questo, suscitare interessi e spingere le persone ad informarsi.
Quale è stata la maggiore difficoltà nel delineare l’intreccio della storia di Hilla von Rebay?
Il problema principale, come spesso accade, è la sintesi. Delineare un passato, una figura storica, cercando, nel racconto, di tracciare una linea più completa ma allo stesso tempo più condensata possibile.
Ogni libro è un viaggio tra le pagine, come definirebbe questo suo nuovo viaggio?
Il viaggio della riscoperta, di uno dei momenti più significativi d’Europa e America.
Cosa vorrebbe che i lettori riuscissero a comprendere leggendo questo romanzo? Quale segno vorrebbe lasciare in loro?
È lei, la protagonista a indicarlo. Vivere per raggiungere traguardi, ambizioni, sogni che sospingono i nostri giorni. Non attendere mai, inseguire un obiettivo con determinazione e coraggio.
Sta già lavorando al suo prossimo romanzo?
Si. Ho finito la bozza. Una storia vera sull’archeologia. Un uomo e una donna che risalirono terre e deserti dell’Egitto nell’800, e lei fu la prima donna a farlo. Coraggio e conoscenza, una passione tra le architetture immortali degli antichi faraoni. Ma non so se e quando lo pubblicherò.