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MAGGIE S. LORELLI RACCONTA IL SUO NUOVO ROMANZO APPENA PUBBLICATO/INTERVISTA

È disponibile in libreria e negli store digitali “The Human Show” il nuovo libro della scrittrice Maggie S. Lorelli, edito da Castelvecchi. L’esegesi dell’opera raccontata dalla stessa autrice

The Human Show” è un romanzo che rappresenta un’allegoria sociale del nostro tempo, in cui la società vira verso una dimensione virtuale, de-umanizzandosi. Ogni mutamento sociale a cui si allude non è da intendersi come proiezione distopica, in quanto si tratta di esperimenti attualmente in corso e basati su dati di realtà. Il libro guarda a un futuro prossimo, invitando a riflettere sul mondo virtuale, in particolare relativo ai social network, in cui in nome di un’affermazione edonistica individuale e di una ricerca spasmodica del consenso si perde il senso della relazionalità, attraverso la rinuncia all’espressione sociale delle emozioni. Rimane tuttavia viva la speranza di un’umanità rinnovata, affidata alle risorse femminili.

Maggie S. Lorelli si laurea in Lettere all’Università degli Studi di Torino e in Pianoforte al Conservatorio “G. Verdi” di Torino, conseguendo inoltre un Diploma Accademico in Didattica della Musica al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, svolgendo parallelamente studi di Composizione e di Musica elettronica. Ha lavorato presso la Feltrinelli e, come autrice radiofonica, ha collaborato con Radio Vaticana scrivendo e conducendo programmi musicali. Dopo uno stage giornalistico presso l’agenzia di stampa Adnkronos, è giornalista pubblicista e collabora con diversi portali e periodici web, fra cui “zerozeronews”, “Mediterranea”, e “La Voce di New York”, giornale che ha sede negli Stati Uniti. Insegna in un Liceo e svolge attività concertistica come pianista e in vari ensemble fra i quali “Le Musae”, formazione femminile da lei fondata, con cui promuove la riscoperta e la valorizzazione delle opere delle compositrici. Si occupa di divulgazione della cultura e dell’arte al femminile. È appassionata di scrittura: ha al suo attivo numerosi racconti, “Automi”, il suo romanzo d’esordio.

Abbiamo intervistato l’autrice per saperne di più sul nuovo romanzo.

The Human Show” è il tuo nuovo romanzo. Come è nata l’idea di scrivere questo libro?

Più che un’idea, è stata una necessità. Ho l’impressione che in questi ultimi anni sia stato molto più evidente il fatto che ci troviamo immersi in una realtà fortemente manipolatoria. Mi riferisco in particolar modo alla rete. Per il fatto stesso che, mediamente, passiamo numerose ore della nostra vita a operare e socializzare in piattaforme create per generare profitto, va da sé che ogni nostra azione è fortemente condizionata. Ho sentito il bisogno di riflettere, e di indurre la riflessione sul fatto che forse bisognerebbe essere più consapevoli che questo tipo di interazioni controllate producono in noi dei cambiamenti indotti, non volontari.

Ci racconti il percorso emotivo e di ricerca che ti ha portato alla stesura del romanzo?

Il percorso emotivo che mi ha portato a scrivere questo libro riguarda tutto il corso della mia esistenza. Credo che sia una sorta di opera della maturità nella quale ho messo molto di me stessa. Oltre alle mie idee, ho messo dento una visione della vita e della società elaborata sulla base dell’osservazione quotidiana della realtà circostante e, in particolare, delle interazioni umane, cercando sempre però di non accontentarmi di ciò che ci viene dato in pasto, ma di scavare dietro le notizie, sforzandomi di guardare più in profondità. Anche il percorso di ricerca è stato molto approfondito, e alcune trovate contenute nel libro, che potrebbero sembrare fantascientifiche ad un occhio non troppo esperto, rimandano a esperimenti attualmente in corso o in fase di test. Fa parte della manipolazione: le notizie più sensazionali vengono artatamente occultate da altre che suscitano pruriti bassoventrali. Per esempio, gli androidi sono già fra noi da molti anni, i viaggi su Marte sono in via di programmazione, gli impianti neurali artificiali su umani sono imminenti.

Quale è stato il momento più complesso durante la fase di scrittura del libro?

Il mio processo di scrittura è estremamente sofferto. Per cui scrivere ogni singola frase per me è un momento complesso, anche perché ho un culto maniacale della lingua, per il rispetto e l’amore che porto alla lingua italiana. Bado inoltre alla musicalità delle parole, essendo una musicista di professione, mi interessa che i vocaboli che utilizzo “suonino bene”, oltre a preoccuparmi del loro uso funzionale alla narrazione. Complessa è anche la definizione di una buona struttura e gli equilibri fra le sezioni.

Concludendo, quale messaggio vuoi trasmettere a coloro che leggeranno “The Human Show”?

Si tratta di un invito a riflettere e a non subire passivamente ciò che ci viene proposto. Per esempio, alcuni social network si basano proprio sulla fruizione passiva e quasi ipnotica, per esempio con i video trasmessi in loop, di contenuti che, a ben vedere, contengono il nulla. Invito anche a diffidare dei falsi dei che creano questi nuovi mondi, che ci stanno pian piano togliendo la libertà di pensiero. Ammesso che prima ce l’avessimo.

Quali saranno i tuoi progetti per questo 2022?

Non ragiono in termini di annualità. Ho in mente nuovi progetti editoriali e progetti musicali. Mi piacerebbe anche unire la parola alla musica, e elaborare progetti che le includano entrambe.

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