Oltre gli aspetti culturali di una piaga sociale esistono i giusti referenti per la rivendicazione dei propri diritti
di Damiano Rulli
La morte di Alessandro, ragazzino di 13, istigato al suicidio dai cyber bulli ha scioccato tutti e desta grande preoccupazione in molti genitori.
È logico chiedersi: come possiamo proteggere noi stessi e i nostri figli dal cyberbullismo?
Al seguente link https://www.commissariatodips.it/da-sapere/per-i-cittadini-e-i-ragazzi/consigli-contro-il-cyberbullismo-per-ragazzi/index.html ci sono degli importanti consigli della Polizia di Stato che riassumiamo brevemente:
Prendere in giro qualcuno non è mai una buona idea: nessuno si diverte ad essere preso di mira, soprattutto sui social e sulla messaggistica. Ricordati che una battuta che insulta è sempre un’offesa e che in rete lo scherzo diventa un’onda di fango che alla fine travolge anche te. Chiedi scusa.
Le immagini private e intime non possono essere condivise senza autorizzazione dei genitori se riguardano minori, e senza autorizzazione di chi è stato fotografato o ripreso: commetti reato e rischi grosso se cerchi popolarità usando le immagini degli altri per deriderli.
Se qualcuno ti fa sentire sbagliato non rimanere in silenzio: sei perfetto come sei e non c’è timidezza che possa meritare insulti e prese in giro. Il cyberbullismo è una forma di persecuzione che deve essere fermata, possono essere commessi dei reati da denunciare e per cui essere protetti dalla polizia. Parlane con i tuoi genitori e vedrai che ne uscirai, oppure scrivici a commissariatodips.it
Ricordiamo che la legge 71/2017 consente ai minori di chiedere l’oscuramento,
la rimozione o il blocco di contenuti, a loro riferiti e diffusi per via telematica, che ritengono essere atti di cyberbullismo (ad esempio, foto e video imbarazzanti o offensive, oppure pagine web o post sui social network in cui si è vittime di minacce, offese o insulti, ecc.).
Se riteniamo che, noi o i nostri figli, siamo vittime di cyberbullismo possiamo inviare alla seguente email: cyberbullismo@gpdp.it il modulo di segnalazione/reclamo che troviamo allegato a questo articolo