L’artista partenopeo che ha di recente pubblicato il suo ultimo singolo “Funkyland” svela le origini delle sue ispirazioni e i nuovi progetti in atto
Oggi vi parliamo di Gianmarco Finizio, in arte Guasto, giovane cantautore partenopeo che ha di recente pubblicato il singolo “Funkyland”. Il brano è un racconto che ci porta a fare un viaggio su quel pianeta fatto di grooves, rhodes, fender bass and guitar, synth, archi, che richiamano sonorità di uno stile ben definito. Una canzone che ci proietta in quella meravigliosa terra ideale, dove potersi rifugiare, danzare e ballare in piena libertà “in questa realtà scadente”
Che messaggio vuoi comunicare con “Funkyland”?
Felicità, spensieratezza, voglia di ballare sorseggiando un drink, ma mi piacerebbe anche trasmettere un momento di riflessione ascoltando attentamente le parole del brano. Ho sempre amato la contrapposizione tra due stati d’animo completamente opposti come felicità e tormento. Mi piace trasmettere i miei disagi con leggerezza, a ritmo di musica
Il brano è prodotto da Antonio De Carmine e Mauro Spenillo, alias Principe e Socio M. Come è nata la vostra collaborazione?
È nata per puro caso, come d’altronde tutte le cose belle della vita, credo siano figlie del caos. Luigi, il tastierista di una tribute band a Pino Daniele che conosco bene, vendette una tastiera su un sito di strumenti musicali, e Mauro Spenillo l’acquistò. Quando si incontrarono per consegnare la tastiera, Luigi, prima di andare via, fece ascoltare alcuni miei inediti, che a Mauro piacquero molto. Ci vedemmo qualche giorno dopo a casa sua, e da lì non ci siamo più lasciati. Successivamente, qualche mese più tardi, ho avuto il piacere di conoscere anche Antonio de Carmine, detto Principe. È stato amore a prima vista, un’intesa umana ed artistica che ci ha legati ed uniti fin da subito. Uno dei loro primi dischi si chiamava, non a caso, Alibi Funky. L’amore in comune per Pino Daniele e tutta la bella musica, quella vera, che ci emoziona, hanno fatto il resto. Ormai sono più di due anni che collaboriamo e conto di lavorare e continuare a produrre bella musica insieme a loro per tanto, tanto tempo ancora.
Da cosa trai ispirazione per le tue produzioni?
Dalla vita. Semplicemente vivo e osservo il mondo che mi circonda. Mi informo, leggo, e ascolto tanta musica.
Facciamo un salto indietro nel tempo, quando e come è nata la tua passione per la musica?
È iniziata in macchina di mio padre credo… Cantavo tutto quello che mio papà metteva nel lettore cd. Mi divertivo ad imitare il modo di cantare di alcuni artisti. È stata una palestra incredibile. Certo, i miei si divertivano un po’ meno durante i lunghi viaggi… Cantavo continuamente. Talmente tanto che quando abbassavano il volume della musica per parlare, dato che a stento riuscivano a comunicare tra di loro, io piangevo come un matto. È sempre stato il mio gioco preferito. Si può dire che il mio primo insegnante di canto è stato Giuliano Sangiorgi. A furia di imitare i suoi falsetti, ho imparato anch’io senza mai studiare tecnicamente come fare. Poi successivamente alle scuole medie entrai in una sezione sperimentale di musica, suonavo la chitarra. Da grande volevo essere come Pino Daniele. E da lì ho iniziato a comporre le mie prime canzoni, poi non mi sono più fermato.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro e/o sogni nel cassetto?
Sto lavorando al mio primo disco, che uscirà prima della fine dell’anno, insieme ai miei produttori e alla mia etichetta discografica, la Nynacity91. Spero di portare presto la mia musica in giro per l’Italia insieme a dei fantastici musicisti per fare tantissimi live. Non vediamo l’ora di divertirci ed emozionarci tutti insieme. Sogni nel cassetto? Guardare dal palco migliaia di persone che cantano a memoria le mie canzoni e partecipare al Festival di Sanremo.
Quali artisti hanno influenzato e accompagnato la tua crescita?
Su tutti direi Pino Daniele. Mi ha accompagnato da sempre e continua a farlo, come se fosse la colonna sonora della mia vita. Ha influenzato molto il mio modo di vivere, di essere e di vedere le cose. Ho iniziato a suonare la chitarra da bambino perchè da grande volevo diventare come lui. Amo molto le penne d’oro e il cantautorato italiano. Lucio Dalla, Francesco De Gregori, De Andrè, Franco Battiato, Vasco Rossi ecc. Tra quelli della nuova generazione mi piacciono molto artisti come Willie Peyote, Franco 126, Dario Brunori e tantissimi altri. L’elenco sarebbe lunghissimo… Amo tutta la musica e tutti i generi musicali, dal rap al jazz, dal rock alla techno. Altri artisti internazionali che mi hanno influenzato molto sono Michael Jackson, Jamiroquai, i Beatles, i Coldplay e tantissimi altri.
Progetti per il 2022?
Portare la mia musica in giro per l’Italia e farla conoscere a più gente possibile.