Un importante chiarimento sul SITAM dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza
di Damiano Rulli
Dopo la strage di Ardea (https://www.mediafrequenza.it/2021/06/14/ardea-piombo-e-sangue/) abbiamo sollevato il problema della tracciabilità delle armi.
Come è stato possibile che uno squilibrato avesse in detenzione l’arma del padre, guardia giurata, deceduto da mesi? Perché non è stata portata via dalle autorità di pubblica sicurezza?
La risposta è semplice: non c’è un sistema di tracciabilità delle armi! Se ci fosse stato la Polizia o i Carabinieri avrebbero saputo dell’arma e agito di conseguenza, togliendola ai parenti del deceduto (https://www.mediafrequenza.it/2021/06/15/ardea-una-strage-annunciata/).
È in opera il sistema di tracciabilità delle armi e delle munizioni?
Da fonti del dipartimento di Pubblica Sicurezza abbiamo saputo quanto segue:
Il testo del regolamento non è ancora disponibile perché è in fase di avanzata lavorazione, questo ritardo è dovuto al fatto che ci sono state delle osservazioni del Garante della Privacy sul testo inviato prima dell’ approvazione, osservazioni ora recepite.
L’emissione di questo provvedimento dovrebbe essere ormai prossima.
Il SITAM (Sitema di Tracciabilità delle Armi e Munizioni) sarà emanato con un provvedimento di secondo livello, un regolamento interministeriale di concerto con il Ministero della Difesa e dell’ Interno.
Attendiamo con ansia l’approvazione e la messa in opera del SITAM.
Vi terremo aggiornati qualora ci fossero sviluppi.