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L’artista romana parla del suo secondo singolo pubblicato lo scorso 8 aprile
Noemi Damiani, in arte Ami, è un’artista romana classe ’95. Il suo primo singolo, si intitola “La maschera”, uscito il 26 novembre 2021 e nato dalla collaborazione con il maestro Mario Zannini Quirini (Lead Records) e l’autrice Paola Angeli. Il brano presenta due punti forti: un testo con una stesura classica ed un sound che ammicca all’elettro-pop.
Ad aprile 2022 esce il secondo singolo “Rompere il silenzio”, realizzato con la stessa squadra del primo. Con questa canzone l’artista romana è riuscita a vivere appieno il caleidoscopio delle sue emozioni: paura, rabbia, gioia, divertimento, tristezza e molte altre ancora. Il brano racconta di quando, finalmente ci si riesce a liberare della “maschera”, e si è pronti all’accettazione di una nuova persona con la quale iniziare un percorso di vita pieno di possibilità. È quel momento in cui ci sorprendiamo delle conseguenze emotive che scaturiscono da questo positivo incrocio di vite.
Abbiamo intervistato per voi Ami. Ecco cosa ci ha raccontato.
Che messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Vorrei che le persone rompessero il loro silenzio, fidandosi di più di loro stessi e della persona vicino.
Da cosa trai ispirazione per le tue produzioni?
I testi sono autobiografici, quindi cerco di raccontare parti della mia vita. Mentre per il sound è stato fatto uno studio di suoni, abbiamo estratto alcuni suoni elettro da Bjork e Billie Eilish.
Facciamo un salto indietro nel tempo, quando e come è nata la tua passione per la musica?
Da quando ho memoria. Da piccolina mi cantavo la ninna nanna da sola, o meglio, mia mamma iniziava e io finivo.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro e/o sogni nel cassetto?
Spero di uscire presto con un nuovo singolo e poi racchiudere tutto in un album.
Quali artisti hanno influenzato e accompagnato la tua crescita?
Sono per la maggior parte artisti italiani, come Mia Martini, Mina, Battisti, Giorgia e altri.
Progetti per il 2022?
Spero di coronare al meglio questo mio “sogno”.
