Disponibile su tutte le piattaforme digitali “Tommasochista” e in rotazione radiofonica (Artist First), il nuovo album del cantautore Tom Armati accompagnato dal singolo “Respira”
“Tommasochista” contiene 6 brani che, senza prendersi troppo sul serio, parlano di sogni singolari, scontri evitabili, morti apparenti, amori finiti, altri mai iniziati, di sbagli che non ci stancheremo mai di ripetere. Se musicalmente il precedente disco aveva sonorità di ispirazione anglosassone, questo secondo attinge maggiormente alla tradizione dei cantautori italiani: canzoni che scivolano via in un mix di leggerezza e disincanto, con momenti più ritmati che si alternano a ballad più intime.
L’album è stato registrato a La Strada Recording Studio di Roma, sotto la guida di Pietro Casadei, che nel disco suona anche il basso. A lui si aggiungono gli altri musicisti con cui Tom Armati si esibisce solitamente dal vivo: Dario Segneghi alla batteria, Vittorio Paciaroni alle chitarre, Francesco Snoriguzzi ai fiati, Francesco Mantica al piano. «Ho intitolato l’album “Tommasochista” perché pubblicare un disco a volte è una vera e propria tortura emotiva in cui ci si mette a nudo, si riversano energie, soldi, dubbi e tempo per poi confluire nell’oceano delle varie piattaforme streaming, esponendosi ad ascolti di pochi secondi che generano giudizi sommari. Ma, come qualcuno diceva, alla fine vivere senza la musica sarebbe il vero errore, vale sempre la pena farlo», sottolinea l’artista.
È in rotazione radiofonica “Respira”, il nuovo singolo di Tom Armati estratto da “Tommasochista”. La canzone descrive con sguardo ironico la frenesia in cui è immersa la nostra quotidianità, scandita da mille impegni e spazi da riempire. Musicalmente una strofa incalzante si alterna a un ritornello disteso che invita l’ascoltatore a fare la cosa più semplice ma in realtà più difficile di tutte: respirare.
«Il brano è stato scritto prima della pandemia – racconta – ma si è poi rivelato calzante con il periodo che stiamo vivendo, in cui abbiamo rimesso in discussione il nostro stile di vita, le nostre priorità, il nostro rapporto con la città. E ora ci troviamo a un bivio: da un lato non vediamo l’ora di tornare a respirare veramente, dall’altra siamo pronti a tornare in apnea, vivendo come abbiamo sempre fatto».
Il videoclip è stato girato da Tom Armati con il suo smartphone nell’arco di un anno e poi supportato nel montaggio da Enrico de Paulis. È voluta l’idea di realizzare un video semplice per descrivere in modo naturale il rinnovato rapporto con la città, fatto di lentezza, dettagli, sfumature, che abbiamo sperimentato durante questa era così anomala fatta di chiusure e ripartenze