Dalla Francia i giganti del web ricevono una stangata record, le normative privacy tornano a tenere banco
È la Cnil, l’organo di controllo della privacy dei francesi a sanzionare pesantemente Google e Facebook. Le ammende per i due colossi del web sono rispettivamente di di 150 e 160 milioni di euro, per l’improprio uso dei cookies, finalizzati orientare messaggi pubblicitari secondo il tracciamento delle ricerche effettuate dagli utenti nella navigazione. Nel dicembre 2020 la Cnil inflisse a Google una sanzione di 100 milioni di euro per lo stesso tipo di violazione, ma quella attuale stabilisce il record di sembre. Il margine di tempo concesso a Google e Facebook per apportare le dovute correzioni è di 3 mesi, con una penale di 100.000 euro per ogni giorno di ritardo, secondo quanto stabilisce la commissione francese. “Ci impegniamo ad attuare ulteriori cambiamenti, così come a lavorare attivamente con la CNIL in risposta alla sua decisione, in conformità con la direttiva e Privacy”, è quanto afferma il colosso statunitense.