Arrestati dai Carabinieri della Tenenza di Ardea dopo aver appiccato il fuoco a un cumulo di rifiuti. Tutti di origine pakistana uno di loro è un minore
di Damiano Rulli
Da anni il territorio del comune di Ardea è piagato da incendi dolosi, molti dei quali dovuti alla mancata raccolta dei rifiuti per le strade nonostante la gara d’appalto preveda che ciò avvenga (https://www.mediafrequenza.it/2021/08/10/ardea-luci-e-ombre-sugli-impegni-del-nuovo-appalto-per-la-raccolta-deirifiuti/).
Sabato pomeriggio però i Carabinieri della Tenenza di Ardea hanno arrestato tre piromani di origini pakistane (un ragazzo di 16 anni, il padre e un altro uomo) che non si esclude possano essersi macchiati in precedenza di ulteriori analoghi episodi.
Gli uomini dell’Arma nel corso di una serie di servizi in abiti civili finalizzati ad identificare gli autori degli incendi di cumuli di rifiuti presenti sul territorio di competenza ed in località Tor San Lorenzo, hanno colto sul fatto i tre cittadini residenti da anni in località Lavinio Lido di Enea nel comune di Anzio.
Questi dopo aver accatastato con l’utilizzo di una ruspa cumuli di rifiuti composti da legno, ferro, plastica e materiale organico su un’area pubblica di via della Caffarella, appiccavano il fuoco.
I militari, preventivamente appostati in borghese, sono intervenuti prontamente e dopo aver spento le fiamme li hanno denunciati.
Nei pressi dell’area interessata dall’incendio i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno accertato la presenza di un magazzino, in uso ai predetti, di circa 25 mq il cui tetto e muretto perimetrale sono costituiti da eternit, pertanto hanno sottoposto a sequestro l’intera area.
I tre, denunciati alla procura di Velletri e, il minore, alla procura per i minorenni di Roma, dovranno ora rispondere di abbandono di rifiuti e combustione illecita di rifiuti. Va a questi militi la nostra gratitudine.
Questo non è che l’inizio perché rimane alta la vigilanza degli uomini dell’Arma dei Carabinieri per contrastare altri simili crimini e assicurare alla giustizia chi si macchia di tali reati.