Uno studio condotto sulla popolazione residente nei 5 Km dagli impianti di discarica del Lazio ha evidenziato un quadro di mortalità e morbosità relativamente sovrapponibile a quello regionale
di Damiano Rulli
Sta facendo discutere l’ordinanza della sindaca Raggi sulla riapertura della discarica di Albano per poter liberare Roma dalla morsa dei rifiuti. Uno studio del 2010 della ErasLazio (un programma di epidemiologia ambientale della Regione Lazio coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio e da ARPA Lazio in collaborazione con ARPA Emilia Romagna) conferma la pericolosità della discarica di Albano in termini ambientali e di salute per la cittadinanza.
Anche se i dati sono di dieci anni fa circa, servono a confermare come l’apertura della discarica tornerebbe a creare una situazione di pericolo per l’ambiente circostante e le persone che vi abitano anche solamente a 5 chilometri di distanza. Come si può vedere dall’immagine in questo articolo ciò significa il coinvolgimento non solo degli abitanti di Albano ma anche di Ariccia, Pomezia, Ardea ed Aprilia.
In relazione allo stato di salute della popolazione esposta ( al seguente link potete leggere l’intero studio: https://www.eraslazio.it/impianti/cecchina-albano-laziale) viene in parte detto: “Effetti più marcati sono stati riscontrati per i ricoveri con, per gli uomini, livelli di ospedalizzazione più elevati per malattie del sistema circolatorio, malattie del sistema respiratorio e tumore della vescica. Per le donne si sono osservati livelli ospedalizzazione più elevati per tumore del pancreas, malattie del sistema circolatorio, malattie polmonari cronico ostruttive e malattie dell’apparato urinario.
Lo studio di coloro che risiedono nei 5 Km dagli impianti di discarica del Lazio ha evidenziato un quadro di mortalità e morbosità relativamente sovrapponibile a quello regionale. Dalla analisi interna alla coorte, tuttavia, sono emerse diverse associazioni con la distanza o la concentrazione stimata di H2S non sempre univoche e consistenti. Tra queste, l’aumento della morbosità per malattie respiratorie è coerente con le indicazioni della letteratura scientifica e può avere un nesso di causalità con le esposizioni ambientali.”
Ripetiamo : Per gli uomini livelli di ospedalizzazione più elevati per malattie del sistema circolatorio, malattie del sistema respiratorio e tumore della vescica. Per le donne si sono osservati livelli ospedalizzazione più elevati per tumore del pancreas, malattie del sistema circolatorio, malattie polmonari cronico ostruttive e malattie dell’apparato urinario
Invece tra coloro che risiedono nei 5 Km dagli impianti di discarica è stato rivelato l’aumento della morbosità per malattie respiratorie è coerente con le indicazioni della letteratura scientifica e può avere un nesso di causalità con le esposizioni ambientali. Al link sopra riportato potete leggere anche i risultati dei danni ambientali che la discarica di Albano ha provocato.
È vero gli studi sono di 10 anni fa ma confermano quanto è pericoloso riaprire la discarica di Albano! Ricordiamo inoltre che lo Statuto della Città Metropolitana Di Roma che nell’ articolo 8 comma 7 recita:
“Il Piano rifiuti ha come obiettivi principali:
a) la riduzione al minimo delle conseguenze negative della produzione e della gestione dei rifiuti per la salute umana e l’ambiente riconoscendo priorità alla riduzione, al riutilizzo, al riciclaggio e al recupero dei rifiuti.”