Cantautore ‘globale’ e alchimista di stili Massimo Torchio si racconta a proposito del suo nuovo singolo “Non vi appartengo”, che anticipa l’uscita di un prossimo disco
Nelle precedenti esperienze musicali con i RISERVATO, Massimo Torchio ha partecipato al “SIM” di Milano arrivando alle finali, al “Festival Sonora” di Latina, ha vinto il “Festival degli Sconosciuti” di Ariccia e il festival “Asti e Musica”, ha presto parte al “3° Festival Internazionale di Lignano Sabbiadoro” e tenuto concerti in tutta la penisola negli anni ‘90 e 2000. Inoltre, il cantautore ha realizzato alcune partecipazioni a compilation negli Stati Uniti e ha pubblicato, tra i diversi lavori, l’album “Riservato 9013” nel 2013, nelle cui musiche scorre una miscela di rock, canzone d’autore e progressive. Negli stessi anni Torchio si esibisce con la band “Los Latin Lovers” in diversi festival e concerti in cui l’ironia e il ritmo la fanno da padroni.
Dopo aver giocato per anni con il proprio lato istrionico da vero e proprio ‘animale da palcoscenico’, l’amore per la poesia e la musica non possono che sfociare nell’ attuale lavoro solista che intraprende a partire dal 2017: si dedica cosi alla creatività più profonda e tormentata, costruendo brani i cui testi sono intrisi di ironia e senso critico verso gli stereotipi che limitano l’andare umano, amando le fragilità, quelle con cui si sogna e per cui vale la pena vivere. Nel 2018 pubblica l’EP “Sostituibile” costituito da 4 brani, preludio del nuovo album “Non vi appartengo”. Qui sono presenti alcune collaborazioni con artisti di svariata estrazione a rimarcare la necessità di condividere il proprio percorso con lo spirito che alcuni definiscono del rock’n’roll.
Di recente, è uscito il singolo title-trak Non vi appartengo e per l’occasione gli abbiamo rivolto qualche domanda. Ecco cosa ci ha raccontato.
In che modo Non vi appartengo rappresenta tutto il tema del disco di prossima uscita?
Dà il titolo all’intero album e poi “Ogni cane sciolto sceglie da chi farsi odiare/amare”
Chi altri c’è con te neL progetto Torchio?
Ho lavorato per molto tempo in una band ed adoro le collaborazioni e condivisioni cosi anche in questo album ho invitato artisti di diversa estrazione musicale in studio il tutto con la produzione artistica di Luca Grossi di Flatscenario.
Come sei entrato in contatto con i ragazzi di Ohimeme?
Con Luca Grossi ci si vedeva nei luoghi in cui c’ è musica. Gli ho parlato del mio progetto e ci siamo piaciuti, il suo apporto come produttore artistico é stato fondamentale. La nascita di Ohimeme ha chiuso il cerchio. Conosco ogni artista e lavoro di Ohimeme e credo ci siano energie e bellezze preziose.
Che connessione c’è tra il brano e la copertina?
Apparentemente disegnato su carta stagnola colorata vi è un cane stilizzato, o forse e’ semplicemente appoggiato mentre in qualche modo va sciogliendosi. Poi ognuno ne farà quel che gli pare. Infondo li ho sempre amati i “cani sciolti”.
Non vi appartengo è legato a quello che abbiamo passato nel 2020?
Tutte le canzoni sono state scritte prima. Non ho mai desiderato di cantarlo questo periodo e mai lo farò ma a quanto pare la pandemia ha accentuato le fragilità umane di cui parlano anche alcune mie canzoni e “Non vi appartengo” è una di queste.