Oltre 300milioni di dollari sottratte ai mercati finanziari per l’armamento nucleare, secondo un rapporto delle Nazioni Unite
In un rapporto riservato delle Nazioni Unite emerge un inquietante reato da parte della Corea del Nord che, attraverso cyberattacco, avrebbe rubato “circa 316,4 milioni di dollari” in criptovalute, allo scopo di finanziare illegalmente lo sviluppo del proprio arsenale bellico, con missili balistici e nucleari.
Bersaglio dell’hackeraggio sviluppatosi in due principali attacchi tra settembre e ottobre del 2020, sarebbero state istituzioni e mercati finanziari per un primo bottino pari a 281 milioni e un secondo di 23. Lo sviluppo missilistico e nucleare di Pyongyang è ora costantemente monitorato da un gruppo di esperti