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ASTRAZENECA E IL VIRUS CHE COMBATTE IL VIRUS, E NON SOLO

L’approvazione del nuovo vaccino anti Covid-19, accende il dibattito sul fronte dell’etica

di Damiano Rulli

L’EMA (European Medicines Agency) ha da poco approvato il vaccino contro il COVID-19 sviluppato dalla Astrazeneca e reso disponibili le informazioni sul prodotto che troverete allegate al termine di questo articolo.
È evidente la differenza con il vaccino sviluppato dalla Pfizer tanto da suscitare in alcuni dei dubbi di natura etica oltre che di efficacia.
Il vaccino è così composto:
Adenovirus scimpanzé che codifica per la glicoproteina SARS-CoV-2 Spike (ChAdOx1-S) *, non meno di 2,5 × 108 unità infettive (Inf.U)

Prodotto in cellule di rene embrionale umano geneticamente modificato (HEK) 293 e mediante tecnologia del DNA ricombinante.
Questo prodotto contiene organismi geneticamente modificati (GMOs).
Ulteriori specifiche nell’allegato al paragrafo 6.1

L’EMA spiega che:
“Il vaccino è costituito da un altro virus (adenovirus degli scimpanzé ) che è stato modificato per contenere il gene per la produzione della proteina spike SARS-CoV-2. Questa è una proteina sulla superficie del virus SARS-CoV-2 di cui il virus ha bisogno per entrare nelle cellule del corpo.
Una volta somministrato, il vaccino trasporta il gene SARS-CoV-2 nelle cellule del corpo. Le cellule useranno il gene per produrre la proteina spike. Il sistema immunitario della persona riconoscerà quindi questa proteina come estranea e produrrà anticorpi e attiverà le cellule T (globuli bianchi) per attaccarla.

Se, in seguito, la persona entra in contatto con il virus SARS-CoV-2, il suo sistema immunitario lo riconoscerà e sarà pronto a difendere l’organismo da esso.
L’adenovirus contenuto nel vaccino non può riprodursi e non causa malattie.”

Il vaccino ha un efficacia del 60% nella fascia di età 18-55 anni e non è raccomandato per l’uso nei bambini mentre per le donne in stato d’attesa la decisione di utilizzare il vaccino deve essere presa in stretta consultazione con un operatore sanitario dopo aver considerato i benefici e i rischi.

Permangono i dubbi di natura etica visto che, come riportato in un’articolo della rivista Science (https://www.sciencemag.org/news/2020/06/abortion-opponents-protest-covid-19-vaccines-use-fetal-cells#) gli embrioni utilizzati in questo vaccino e nella fase sperimentale sono ottenuti da feti di aborti volontari in donne gravide.

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