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LAZIO, VITTORIA VISTA CHAMPIONS

Altro giro, altra vittoria e Immobile sale a quota 13

di Massimiliano Bosco

La Lazio vince ancora ed è la quarta vittoria di fila in campionato, la quinta se si considera anche il passaggio in Coppa Italia dopo aver grattugiato anche i parmigiani.
Una vittoria fondamentale perché arriva dopo il derby e il successo non è sempre scontato, la stracittadina infatti lascia inevitabilmente delle scorie, anche se hai vinto può succedere che la troppa euforia non consenta una lettura lucida della partita successiva e quindi il conseguente ingresso in campo può essere molliccio e poco concentrato.
Possiamo dire che questo in parte è successo, nei primi minuti i laziali si fanno rubare due palloni a ridosso del centrocampo uno dei quali consente di realizzare la rete che porta in vantaggio il Sassuolo.

Gli emiliani del resto sono una squadra di tutto rispetto, cresciuta negli ultimi anni, coriacea e con un bel gioco e il vantaggio mette la partita decisamente in salita per la Lazio che purtroppo subisce a causa di errori difensivi più evidenti quest’anno rispetto allo scorso.
Chi purtroppo non è all’altezza della partita è l’arbitro Giua, a parte il non vedere un fallo da rosso su Immobile ha decisamente interpretato la partita in modo disattento, con poca puntualità e con decisioni a dir poco discutibili, eventuali liquidi caldi ingurgitati prima della partita per scaldarsi devono essere stati fermentati in un modo tale che non ha consentito di condurre la gara con il giusto…”spirito”.

In Serie A la qualità dovrebbe essere un fattore determinante nelle scelte su chi dovrebbe essere designato ad arbitrare partite importanti come quelle di ieri, si perché il match è stato importante in vista della corsa Champions e, perché no, in vista dello scudetto, della serie mai smettere di sognare.

Ecco perché la vittoria di ieri è stata una svolta quasi decisiva ed ecco perché è giusto esaltarla, un motivo è decisamente la classifica, l’altro perché è avvenuta senza Luis Alberto e poi perché si sono finalmente ritrovati il gioco, la tigna e la volontà di voler fare a tutti costi il risultato, dimostrando così una mentalità da squadra europea con calciatori che sempre più si stanno disegnando il ruolo di campioni riconosciuti in Europa e nel mondo, Ciro Immobile su tutti, un giocatore che in questo momento segna più di chiunque altro in Europa con numeri da capogiro, contro il Sassuolo ha segnato per l’undicesima volta su 13 partite di Serie A disputate dal 1° di Novembre ad oggi confermandosi il bomber più regolare d’Europa. In questo arco temporale nessuno, nei top 5 campionati europei, è andato a segno in più gare dell’attaccante della Lazio.

E’ forse il calciatore italiano più importante negli ultimi 10 anni, peccato non gli venga dato il giusto riconoscimento dai media che preferiscono esaltare giocatori di valore nettamente inferiore all’attaccante napoletano ma che fanno parte di squadre che hanno una maggiore “capacità di relazione” con stampa e tv e di cui ne esaltano all’inverosimile qualità “leggerissimamente inesistenti” nascondendo invece volontariamente problemi tecnici, economici e societari che le relegherebbero ai confini del sistema calcio.

Unici appunti alla dirigenza della squadra capitolina quelli di non aver ancora investito in una comunicazione capace di sopperire alle mancanze, involontarie e distratte, dei mass media nazionali e non e di non aver ancora permesso un salto di qualità ad una difesa che ha nei 3 titolari, Radu, Acerbi e Ramos, un reparto affidabile ma che non trova altrettanta solidità quando uno dei 3 viene sostituito, con Patric più ala che difensore ma con tanta grinta e voglia, Hoedt un modesto quanto inutile ripiego, Parolo difensore, un’invenzione e Vavro… dodici milioni di “Vavro, chi?”.
Mercoledì e domenica una doppia sfida, con l’Atalanta, che vale tanto, molto.

Riuscirà l’Aquila a fare il nido sul tempio della Dea?

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