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UN DERBY È PER SEMPRE…ANZI NO

Dopo la roboante vittoria nel derby della stracittadina per 3 – 0 la Lazio torna ad affacciarsi nelle zone d’alta classifica. Maturità a pieni voti per Lazzari

di Massimiliano Bosco

È una realtà, piaccia o no, si capisca oppure non lo si comprenda ma a Roma il calcio è parte integrante del tessuto sociale, il derby è un avvenimento importante tanto quanto una festività, esagerato? No, il derby coinvolge tutti, senza se e senza ma. Quando inizia? Non inizia, c’è sempre, lo si vive per 24 ore al giorno e per tutto l’anno, sì a volte si assopisce ma la rivalità esiste dal primo derby che fu giocato nel 1904, per la precisione il 15 maggio, a Piazza d’Armi, dove un giorno sorgerà il Foro Mussolini, poi Foro Italico, e vinto dalla Lazio per 3-0 contro la Virtus, una delle squadre che nel 1927 fondendosi in unica entità costituirono la AS Roma, con una tripletta del suo centrattacco e fondatore Sante Ancherani. Da allora vere e proprie battaglie sportive e non (purtroppo) fino a venerdì 15 gennaio 2021 allorché la Lazio ha battuto per 3 reti a 0 la compagine giallorossa, ma questa è solo cronaca ormai stravecchia. Il derby, si dice, lascia strascichi positivi per chi vince e negativi per chi soccombe ma non è sempre vero, infatti la storia insegna che spesso la partita successiva vede perdente la squadra che ha vinto il derby e vincente quella che ha perso.

Vedremo se la Lazio riuscirà a dare continuità all’ intensità di gioco, all’attenzione e alla concentrazione dimostrate nel derby scorso. Certo, i biancocelesti hanno giocato la migliore partita dell’anno, un gioco intelligente, ed è stata forse questa la chiave, che ha visto la consapevole volontà di lasciare alla Roma l’onere di proporre il gioco, del resto i giallorossi venivano da un periodo di vittorie e prestazioni positive che portava i suoi tifosi a sognare in grande, la Lazio quindi si è messa in attesa e ripartiva con giocate fulminee affiancandole a pressing oculati sui difensori giallorossi.

derby 1932

La Lazio ha giocatori importanti, Luis Alberto e Immobile forse tra i migliori 10 in Europa, calciatori moderni che integrano tecnica, forza fisica e imprevedibilità, senza dimenticare 2 giocatori d’esperienza che sono fondamentali per una squadra che ambisce a traguardi europei, Leiva e Reina.

Altri stanno sempre più diventando giocatori fondamentali come Lazzari che ha raggiunto la sua maturità e che farebbe davvero comodo alla Nazionale Italiana se qualcuno non avesse curiosi pregiudizi e Milinkovic Savic per il quale sono state rifiutate somme ingenti da squadre europee che lo vorrebbero tra le proprie fila.
Probabilmente si poteva fare qualcosa in più in fase di calcio mercato estivo, servirebbe un difensore con caratteristiche d’esperienza come Reina e Leiva e probabilmente un attaccante diverso da Muriqi visto l’esborso cospicuo e vedremo se questo peserà sul cammino futuro in campionato e in Champions League della squadra romana.

Il derby ha visto però un vincitore assoluto, un uomo prima di tutto poi un tecnico che in Europa è tra i primi a saper leggere e preparare al meglio una partita. Simone Inzaghi può essere annoverato tra i migliori allenatori europei capace non solo da un punto di vista tecnico ma soprattutto umano di creare e solidificare il gruppo che in un derby è una caratteristica che può fare la differenza, anzi la vittoria.

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