Dalla visura ipotecaria dell’Agenzia delle Entrate il terreno di Tor di Valle risulta pignorato da molto tempo prima che iniziasse l’iter procedurale del nuovo stadio della Roma
di Damiano Rulli
Mediafrequenza con una semplice visura ipotecaria ( allegata in in fondo a questo articolo) ha potuto accertare che i terreni dove dovrebbe sorgere lo Stadio della Roma hanno dei pignoramenti risalenti al 1999.
Un recente articolo comparso sulle pagine del quotidiano la Repubblica conteneva una lettera del comune di Roma inviata alla AS Roma nella quale c’è scritto che: “Il complesso immobiliare non è nella libera disponibilità dell’attuale proprietaria di Eurnova” perché su questi terreni verte un’ipoteca di ben 1,6 milioni di euro!
Come è possibile che il comune di Roma non sapesse nulla di tutto ciò?
Una visura ipotecaria, facilmente reperibile dal sito dell’Agenzia delle Entrate, rivela lo stato di pignoramento dei terreni in questione fin dal lontano 1999. Perché gli uffici competenti non hanno effettuato questo semplice riscontro? Come è possibile che l’entourage di Pallotta non abbia effettuato questa verifica? Come devono sentirsi i tifosi romanisti e non solo di fronte a questa ennesima presa in giro? Perché impedire, con sotterfugi più o meno evidenti, a degli investitori stranieri di poter riqualificare una quadrante della città degradato, dare centinaia di posti di lavori, creare un luogo di aggregazione e mettere in sicurezza idrica una zona a rischio alluvioni? Il progetto stadio della Roma, che in quasi 10 anni di noiosa attesa ha già subito brusche frenate sul fronte burocrazia, ora sembra dover virare decisamente altrove. Gli abitanti di Tor di Valle dissidenti del progetto stiano per ora tranquilli.