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A TU PER TU CON SILVIA CECCHINI

Intervista con la cantante riminese, parlando del suo nuovo singolo e gli impegni di una vita frenetica ma organizzata

L’artista di Rimini ha da poco pubblicato il suo nuovo singolo “La cattiva abitudine” per la Yourvoice Records. Scritto e arrangiato da Marco Giorgi il brano dipinge storie comuni di spasmodica ricerca dell’altra parte di se, quella persona idealizzata che conduce alla disillusione e alla sofferenza che si esprime nel rifiuto e nella difficoltà di poterlo accettare. L’intervista che segue ci farà conoscere meglio il mondo artistico di Silvia Cecchini, e parte della sua vita privata, divisa tra interessi artistici e studi di ingegneria.

Di cosa parla il singolo “La Cattiva Abitudine”?

Ciao a tutti!! Il 18 settembre è uscita “La cattiva abitudine”, il mio nuovo singolo e sono molto felice. E’ un brano dalle sonorità pop/dance che tratta una tematica molto comune, ovvero la brutta abitudine che abbiamo molto spesso ad innamorarci di una persona che ci fa stare male. Si tratta di un amore non ricambiato allo stesso modo e quindi, a tratti, doloroso. Credo che più o meno tutti quanti ci siamo trovati in una situazione simile. Nel mio caso non è finita bene e chiaramente oggi sono contenta che sia andata così. È inutile continuare ad avere relazioni che non portano a nulla. Penso che si corra il rischio di affezionarsi di più all’altra persona e che poi sia sempre più difficile lasciarsi.

Quali sono gli artisti che ascolti generalmente e ai quali ti ispiri?

Ultimamente ascolto molto Annalisa, Marco Mengoni, Dua Lipa e Lady Gaga. Non mi limito solo a questi chiaramente, ascolto veramente di tutto per cercare di avere una mentalità aperta e non copiare nessuno in particolare. Ci tengo a mantenere una mia personalità. In generale mi piacciono gli artisti completi, perché non penso che la tecnica vocale possa escludere la capacità interpretativa. Va trovato un equilibrio e i veri “artisti” ce l’hanno, quindi provo a studiarli dai video live che trovo online e cerco di “rubare” tutto quello che posso.

Sei una studentessa di ingegneria. Come fai a portare avanti sia gli studi universitari che la musica?

Eh questa è una bella domanda. Ci vuole tanta forza di volontà. Cerco di dare il massimo sia quando faccio musica sia quando studio, in modo da ridurre i tempi e migliorare continuamente. Ho una buona memoria per fortuna, ma per studiare ingegneria informatica non basta! Mi mancano quattro esami alla fine della specialistica, quindi ci sono quasi. La musica, però, rimane il mio piano principale e mi ci dedico con una passione che ho fin da quando ero bambina.

Hai mai pensato di dover interrompere uno dei due percorsi? Se sì, quali erano le cause principali?

Onestamente no. Ho sempre pensato di farcela, perché lo volevo veramente. Sono una ragazza molto semplice e genuina ma non mi piace lasciare a metà le cose e ho gli obiettivi ben chiari in testa. Credo che questa cosa sia una fortuna, perché mi da la determinazione per andare avanti anche quando ci sono dei giorni “no”.

Puoi raccontarci la tua giornata tipo?

Dipende dalle giornate. Divido la settimana in base agli impegni e quindi dedico alcune giornate allo studio e altre alla musica. In generale mi sveglio prestissimo, più o meno alle 6.30, perché mi piace avere più tempo al mattino. Faccio una buona colazione (sono golosa) e mangio sempre sempre latte e Gocciole! Poi inizio a correre, se la giornata è dedicata alla musica vado solitamente a Rimini in studio, faccio parte dell’etichetta Yourvoice Records. Insieme a Marco Giorgi produciamo brani nuovi, cover e ci prepariamo per tutti gli eventi. Nel pomeriggio continuiamo a mettere a punto idee, video e foto. Curo i social e sistemo i contenuti. Fino ai primi mesi di quest’anno la sera avevo spesso delle serate e quindi uscivo per cantare. Dopo il covid chiaramente è cambiato tutto, quindi la sera sono a casa più spesso e mi piace guardare film o serie tv sul divano.

Quest’estate hai partecipato a Deejay On Stage, il contest che Radio Deejay organizza tutte le estati a Riccione. Come è stato partecipare all’evento?

Cantare su quel palco è sempre molto emozionante, soprattutto dopo il periodo di incertezza che abbiamo vissuto quest’anno. Per fortuna non era la prima volta per me, perché avevo già partecipato lo scorso anno e ho avuto anche la meravigliosa opportunità di festeggiare con Radio Deejay il Capodanno, cantando il 31 e il primo Gennaio 2020. La cosa più bella è la possibilità di cantare di fronte a così tante persone e presentare il proprio progetto, a cui si lavora con tanta passione. L’obiettivo per tutti gli artisti emergenti è proprio quello di poter arrivare a più gente possibile, quindi spero di poter avere di nuovo tante altre occasioni per ritornarci.

Qual è un consiglio che puoi dare ai ragazzi che hanno il sogno di fare musica nella vita?

Il mio consiglio è di avere una grande passione ma anche una grande disciplina, perché ci vuole tanta forza di volontà per crescere continuamente. Il fatto di mettersi alla prova e confrontarsi con gli altri ci fa capire sotto quali aspetti dobbiamo migliorare e questo ci porta a dover lavorare in maniera continuativa e mirata verso un obiettivo.

Un abbraccio e grazie per questa bella chiacchierata insieme!

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