Varianti e integrazioni del Consiglio Dei Ministri sulla proroga dello stato di emergenza al 31 gennaio
Giro di vite del Governo sul fronte distanziamento sociale. Lo stato di emergenza prorogato al 31 gennaio 2021 genera nuove imposizioni, oltre che potenziali equivoci. Ecco il dettaglio sulle norme anti contagio.
USO DELLE MASCHERINE – Le mascherine dovranno essere indossate nei luoghi all’aperto, in tutti i luoghi chiusi accessibili al pubblico e in quelli chiusi diversi dalle proprie abitazioni. Sia per i luoghi all’aperto che per quelli chiusi l’eccezione è concessa a caratteristiche e circostanze del luogo in cui la condizione di isolamento rispetto ai non conviventi è garantita. L’obbligo della mascherina decade per per i congiunti che si trovano in luoghi isolati, come campagna o montagna, eccezion fatta per i casi in cui si registra il seppur minimo passaggio di altre persone. Esenti dall’obbligo della mascherina sono i bambini al di sotto i sei anni e in generale tutte le persone che presentano patologie e disabilità con provate incompatibilità alla mascherina stessa. L’uso della mascherina non è obbligatorio nello svolgimento di attività sportive, mantenendo il distanziamento previsto di 2 metri.
NEI LUOGHI DI LAVORO – Restano in vigore tutti i protocolli anti contagio previsti per fabriche e negozi, sia per norme sul distanziamento che per l’uso della mascherina. Fino al termine dello stato di emergenza resta in piedi la raccomandazione alle aziende, sia pubbliche che private per la modalità smart working per i dipendenti.
STATI FEBBRILI – L’obbligo di restare a casa vale per una temperatura corporea superiore a 37,5, rimangono invariate le regole sulla quarantena.
ASSEMBRAMENTI E SVAGO – Confermata la chiusura delle discoteche mentre per cinema e teatri è confermato il limite di 200 persone per spettacoli al chiuso e 1000 per quelli all’aperto, per le strutture in grado di garantire il distanziamento di un metro tra gli spettatori i quali avranno avuto regolare misurazione della temperatura all’entrata del luogo.
SANZIONI – La violazione delle norme anti contagio sarà disciplinata con multe salate che vanno dai 400 ai 1000 euro. Per i positivi al Covid che non abbiano rispettato la quarantena è previsto l’arresto da 3 a 18 mesi e una multa che può variare tra 500 e 5000 euro.
SINGOLE REGIONI – Tutte le regioni possoni adottare varianti permissive alle misure imposte dai dpcm solo a fronte di intesa con il ministro della salute. Eventuali restrizioni aggiuntive saranno invece autorizzate.
OBBLIGO DEL TAMPONE – Sarà sottoposto alla prova tampone chiunque arriverà in Italia da Gran Bretagna, Belgio, Repubblica Ceca e Olanda. Sono nove i Paesi per i quali si registra un sostanziale irrigidimento dei controlli. Il test molecolare/antigenico è riservato ai provenienti di Croazia, Spagna, Grecia, Malta e da sette regioni francesi, oltre Parigi.
TAMPONI OBBLIGATORI – Chi arriva in Italia da Gran Bretagna, Olanda, Belgio e Repubblica Ceca dovrà sottoporsi al tampone obbligatorio. Ad oggi l’obbligo del test molecolare o antigenico è previsto per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta, Spagna, oltre che da Parigi e altre sette regioni della Francia. Salgono dunque a nove i Paesi europei verso i quali si irrigidiscono i controlli.
APP IMMUNI- La popolare app che ha registrato già oltre 7 milioni di utenze d’ora in poi dialogherà con sistemi di tracciamento di altri Paesi europei fino al 31 gennaio 2021. Oltre il termine dello stato di emergenza la privacy degli utenti stessi sarà garantita solo a fronte della definitiva cancellazione di tutti i dati.