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“Il ritorno a scuola farà bene (anche) alla vista”

Gli oculisti dell’IRCCS contro la “computer vision syndrome” raccomandano il ritorno a libri e lavagne

Diversi casi di affaticamento durante il lockdown: “Alternare la vista tra vicino e lontano farà riposare gli occhi” dicono gli oculisti dell’IRCCS Fondazione Bietti.
“Durante il periodo di quarantena e di chiusura delle scuole a causa della pandemia Covid-19 – ha dichiarato il dottor Domenico Schiano Lomoriello responsabile Unità Operativa della Fondazione IRCCS Bietti – abbiamo assistito ad un importante incremento dell’utilizzo degli schermi da parte di bambini ed adolescenti nel corso della giornata per seguire le lezioni a distanza. A questo impegno visivo si è aggiunto quello consueto di fare i compiti ed eventuali ore di gioco ai videogames determinando un importante situazione di affaticamento della vista da vicino”

“Frequenti, infatti, sono stati i riscontri di noi oculisti – prosegue il dottor Schiano – di fenomeni legati alla “computer vision syndrome”, che è sfociata in alcuni casi più severi con la comparsa casi di strabismo scompensato.”

“La ragione – spiega il dottor Schiano – è da ricercarsi nel meccanismo di messa a fuoco dell’occhio umano. La nostra vista è ‘fatta’ per vedere ad una certa distanza. Attività come la messa a fuoco di schermi o altre superfici viste ‘da vicino’ comportano un lavoro visivo supplementare, e l’attivazione del sistema di messa a fuoco delle immagini legate all’azione del muscolo ciliare. Se lo sforzo si protrae per tutto il giorno, tra lezioni, compiti e svago serale con tablet e videogiochi, allora i muscoli responsabili della messa a fuoco e coordinamento degli occhi (accomodazione) finiscono per essere sottoposti ad una tensione continua”.

“Tornare a scuola fisicamente potrà, perciò, rappresentare un beneficio per la salute visiva degli studenti e delle studentesse. “Alternare la vista tra diverse distanze, per esempio tra il libro e la lavagna, permetterà di riposare gli occhi”.

“Il ritorno a scuola – conclude il dottor Schiano – potrebbe essere anche l’occasione per un controllo dall’oculista qualora i ragazzi avvertano, per esempio, un ritardo nella messa a fuoco delle immagini quando alzano lo sguardo: un sintomo frequente di affaticamento che è bene non trascurare”.

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