Previsto per domani l’incontro tra i sindaci di Ardea e Pomezia con il Prefetto di Roma. Si cerca un’intesa per arginare la recidività di episodi dolosi che non conoscono fine
di Damiano Rulli
Era il 4 luglio del 2000 quando un vasto incendio colpisce la più grande area verde della capitale: la Pineta di Castel Fusano. Vanno a fuoco circa 350 ettari di cui 280 completamente distrutti!
E questo non è che l’inizio.
Nel corso degli anni più volte la Pineta di Castel Fusano subisce i danni di vasti incendi, l’ultimo in ordine di tempo nel luglio del 2017 con altri 100 ettari andati a fuoco.
Oltre alla pineta tanto amata da noi romani, attività commerciali, negozi, cassonetti, automobili ed aree verdi sono andati a fuoco ad Ostia nel corso di questi ultimi anni.
La lunga serie d’incendi ha colpito in particolare modo i comuni a sud della Città Metropolitana di Roma tra cui Pomezia (Ecox ) Ardea e nell’ultimo mese Aprilia.
Ad Ardea sembra che abbiano preso casa i piromani: incendi d’auto di consiglieri comunali, di negozi, di rifiuti, di terreni (cliccando qui il mio ultimo articolo al riguardo), di recente anche un deposito di pneumatici.
Pomezia è diventata famosa per l’incendio della Ecox, azienda di recupero di rifiuti, la cui nube tossica ha ammorbato l’aria per chilometri e giorni sprigionando inquinanti pericolosi per l’ambiente e le persone.
Nemmeno un mese fa ad Aprilia si è sviluppato un incendio alla Loas, altra società specializzata nel recupero dei rifiuti, con relativa nube tossica che è arrivata fino ad Ardea, Anzio e Nettuno.
Chi c’è dietro tutto questo? LO STATO!
La colpa è dello STATO che non sta facendo niente per impedire, per fermare la criminalità organizzata, le ecomafie!
Ciò è confermato dall’incontro che domani i sindaci di Ardea e Pomezia, Mario Savarese e Adriano Zuccalà avranno con il Prefetto di Roma. Entrambi i sindaci stanchi di quanto sta accadendo si esprimono con queste parole: “Non possiamo più tollerare altri incendi, per questo le autorità sovraordinate devono farsi carico di supportare al meglio i controlli preventivi”.
Non credo verranno ascoltati.
Da anni i vari sindaci di Ardea hanno chiesto di avere un numero maggiore di forze dell’ordine a causa del dilagarsi della piccola e grande criminalità, richieste cadute sempre nel vuoto.
Questo modo di affrontare un problema così serio ed urgente dà l’impressione che lo Stato sia inerme di fronte alla forza delle organizzazioni criminali.