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NUOVI CASI DI CORONAVIRUS, LA TESI DI ISAC BEN ISRAEL

Il presidente dell’Agenzia Spaziale Israeliana ancora sulla distinzione tra portatori e malati. I nuovi aumenti e la spiegazione al riguardo

di Damiano Rulli

Il 16 aprile di quest’anno siamo usciti con questo articolo https://www.mediafrequenza.it/2020/04/16/covid-19-dieci-settimane-e-via/ che ha lasciato stupiti tutti noi.
Il matematico e presidente dell’Agenzia Spaziale Israeliana Isaac Ben Israel in relazione al coronavirus affermò: “il numero di nuovi casi giornalieri raggiunge un picco dopo 6 settimane per poi diminuire e più o meno scomparire dopo 8-10 settimane dall’inizio.”

A distanza di alcuni mesi abbiamo interpellato il prof. Ben Israel per capire come mai il COVID-19 non è scomparso.
Gentile professore ad aprile ci ha rilasciato un’intervista in cui hai dichiarato che sulla base di modelli matematici, dopo circa 10 settimane dalla sua apparizione, COVID-19 sarebbe scomparso. Sfortunatamente non è così. In Italia e in altri paesi il coronavirus è ancora presente.

Puoi darci una spiegazione al riguardo?

Come previsto, il numero di nuovi pazienti ha raggiunto un picco, è diminuito e è sceso al di sotto dell’1% dei nuovi pazienti giornalieri dopo circa 10 settimane.
Successivamente, dopo un livello molto basso per circa 3 settimane, ha ripreso a salire: non esponenzialmente, come era all’inizio, ma comunque significativamente. In Israele, il numero di nuovi casi quotidiani è aumentato da 10-20 (al giorno) a circa 300.
Il motivo principale di ciò (almeno in Israele) è la combinazione di:

A. Un forte aumento del numero di test (20.000 test al giorno oggi, rispetto ai 5.000 al giorno a marzo e aprile fino a metà maggio).

B. Testate principalmente persone asintomatiche (cioè senza alcun sintomo e quindi non “malati” ma “portatori”).

La mia spiegazione è molto semplice (i numeri sono validi per Israele):

a. Il numero di corrieri COVID-19 è circa il 2% della popolazione.

b. Solo circa il 10% di essi sviluppa sintomi e quindi si ammala. Questa è la loro quota è circa 0,2% della popolazione.

c. Ora, all’inizio, le persone sottoposte a test erano principalmente sintomatiche (0,2% della popolazione) e attualmente sono principalmente asintomatiche (2% della popolazione) e quindi sembra che il numero di nuovi rilevamenti aumenti di nuovo (di un fattore di circa 10).

Tuttavia, i nuovi casi sono generalmente portatori e non devono essere classificati come malati. Ciò spiega anche perché l’aumento non si riflette nel numero di malattie gravi, persone ventilate o morte.
Oggi la maggior parte delle persone che hanno Covid-19 non sono malate e non hanno alcun sintomo.
Pertanto si dovrebbe distinguere tra “portatori” e malati”.

Per il prof. Isaac Ben Israel ci dovrebbe essere una distinzione tra portatori e malati perchè non tutti coloro che sono contagiati dal coronavirus manifestano i sintomi della malattia.

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