La Società Oftalmologica Italiana, la più antica società medico scientifica specialistica italiana organizza l’evento per distribuire aggiornamenti scientifici-professionali da parte dei medici oculisti
Roma, 28 maggio 2020- Sarà un Congresso straordinario quello organizzato dalla SOI, Società Oftalmologica italiana, dal 29 al 31 maggio 2020. La più antica società medico scientifica specialistica italiana celebra il suo primo Congresso Virtuale con sessioni trasmesse tramite piattaforma digitale, la modalità d’eccellenza per sostenere l’interattività tra i partecipanti.
Un Congresso Nazionale dove il programma scientifico si svolge in più sale in contemporanea come da consolidata esperienza comprendendo i collegamenti esterni per la chirurgia in diretta l’evento normalmente maggiormente seguito, coordinato e diretto dal Presidente SOI, Matteo Piovella.
Il programma è stato costruito per innescare i necessari confronti atti a individuare gli obiettivi e le azioni necessarie per migliorare la qualità delle cure e degli interventi il più rapidamente possibile in una situazione che ha reso tutto più complicato.
Un simposio è dedicato alla riorganizzazione dell’attività assistenziale oculistica dopo lo tsunami pandemia con lo scopo di ottenere la divisione “sicura” tra pazienti potenzialmente contagiosi e pazienti sani – spiega Matteo Piovella, Presidente della SOI. Questa prima edizione virtuale, rimane l’ Appuntamento dove si incontrano i protagonisti dell’Oftalmologia. La SOI risponde prontamente alle richieste degli attori del Mondo della Visione interpretando con efficacia e competenza il ruolo assegnatole oltre 150 anni fa. Domenica la chiusura con il collegamento straordinario per la chirurgia in diretta.
Mi preme sottolineare – precisa Piovella- la difficile situazione in cui versano i pazienti che hanno necessità per sottoposti alle cure per sconfiggere la maculopatia, la causa maggiore di cecità presente nel nostro Bel Paese. Oggi hanno a disposizione solo il 30% delle terapie necessarie a causa di una dannosa e irresponsabile burocrazia che limita a pochi medici oculisti l’erogazione delle cure mentre 7000 esperti salva vista sono “obbligati” a stare fermi al box.
Per non parlare della inutile e dannosa farmacovigilanza intensiva che ha dato il colpo di grazia al diritto dei pazienti di potersi curare come si fa in tutto il resto del Mondo.
Un numero enorme di medici esperti presenzierà all’evento per partecipare ai numerosi eventi in programma. Personalmente ritengo importante e necessario che l’Oculistica Italiana dimostri di “essere sul pezzo” a disposizione delle necessità dei Pazienti.