Il nuovo e inedito singolo esce dopo un lungo tempo di attesa e maturazione. Un testo tagliente e rispettoso e anti-mistico
Mariella Nava racconta: “Povero Dio è una canzone che ha dovuto attendere il suo tempo per venire alla luce. Risultava difficile trovare spazio con quella parola, tanto forte da essere ingombrante. Dio, è una parola che torna, ma che mette sempre un po’ soggezione. È scomoda. Ci mette a nudo. E quante volte è stata usata a sproposito, travisandone completamente il senso. C’è un comandamento che dice di non nominarlo invano eppure sembra essere più lì, nei posti e nelle rappresentazioni sbagliate, che nelle preghiere. Dio. Allah. Buddha. Mettici il concetto che vuoi. La natura. Sono traduzioni, letture diverse, ma dentro c’è l’Universo, ci siamo noi, così come siamo e soprattutto come siamo diventati. Dio. Una parola che suona stonata come le campane in un tempo frenetico che non riusciva a dare più tempo a nessuno. E allora è giusto che nello stop generale, abbia trovato il suo posto.
Tuona nel silenzio quella parola che intimamente, mai come in questo periodo, l’abbiamo sentita rimbombare nell’immagine di una piazza deserta, o posarsi sulle labbra, tra i denti, negli occhi, su un muro, in un pensiero, in una richiesta di aiuto, in una forza da trovare, in un perché a cui dare risposte, quando le risposte sono diventate rare, difficili e addirittura inesistenti. E diventa più grande adesso che ci dobbiamo rialzare più poveri. Nella paura, nel vuoto dell’incertezza, in una carezza che arriva da dentro, nel caldo di una speranza…’ Dio, che per me è quello Cristiano, ma che per qualcun altro è qualsiasi appiglio per farcela, per ritrovarsi, è quell’energia nuova da prendere, quella Fiducia intima necessaria per non sentirci soli e più miseri”.
Mariella Nava, cantautrice tarantina, classe 1960. Studia fin da piccola il pianoforte e completa i suoi studi musicali con quelli di composizione. Inizia scrivendo fin da giovanissima per i grandi interpreti del panorama italiano. Il suo primo album risale al 1988, album che ottiene la targa Tenco come “Migliore Opera Prima” per contenere un brano dedicato al mondo della disabilità dal titolo: “Eppure vivono”. Tra i suoi brani da autrice più conosciuti ricordiamo “Questi Figli” per Gianni Morandi, “Come mi vuoi” interpretato da Eduardo De Crescenzo (Sanremo 1989) e ricantata poi da Mina e ancora “Per amore” scritta per Andrea Bocelli (diventata un successo per molti altri interpreti internazionali tra cui la cantante Zizi Possi in Brasile), “Piano inclinato”, sul tema dell’AIDS, “It’s forever” per Dionne Warwick, “Il mio punto di vista” cantata con Mango. La sua storia di autrice si consolida nel ’91 con “Spalle al muro” composta da lei per Renato Zero, canzone ricordata come “Vecchio” (Sanremo ’91 – 2° posto) e ancora seguono tanti altri successi anche come cantautrice da “Terra mia” (Sanremo ’94 – Premio Volare) a “Cosi è la vita“ e “Il cuore mio“ rispettivamente classificatesi 3^ (riceve anche il Premio come Miglior Musica dalla Sala Stampa) e 6^ nei Sanremo del ‘99 e del 2002 (Premio LILT per la vita). Riconosciuta per aver sempre scritto e cantato di tematiche sociali, è stata insignita dell’onorificenza di “Cavaliere della Repubblica italiana” e del sigillo “Testimone di pace”.
Vicina ad associazioni contro la violenza sulle donne, ad Amnesty e all’Anmil, a cui ha dedicato il suo brano sul tema della sicurezza sul lavoro, non si risparmia mai nel prendere parte attivamente e con la sua arte a tutte quelle iniziative che richiedono sostegno e solidarietà. Ha fondato un’etichetta discografica indipendente la Suoni dall’Italia per quei validi talenti che, girando l’Italia come artista, va scoprendo e a cui si dedica con passione per instradarli sulla complicata via del successo. Compone colonne sonore per campagne pubblicitarie di noti brand. Il suo ultimo lavoro discografico contenente inediti risale a poco più di due anni fa e si intitola “Epoca”. Ritornerà presto, terminata l’emergenza COVID, in sala di registrazione per ultimare molti progetti e nuove canzoni che avremo modo di ascoltare nei prossimi mesi. “Povero Dio” ne è il primo assaggio, una canzone che aveva quasi l’urgenza di venire allo scoperto, proprio in questo periodo.