Il social più popolare indirizza l’utenza pubblica al sito del Ministero della Salute
Stop all’informazione indiscriminata su alcune delle piattaforme social. Dopo Twitter anche Facebook sposa la causa dell’informazione corretta e passa la patata bollente all’organo di maggior competenza in materia di salute, il Ministero della Salute. Toni esortativi per scoraggiare il bisogno bulimico di una comunità in preda a una vera psicosi con un chiaro invito a reindirizzarsi al sito più accreditato. Il primo ad annunciarlo è stato proprio il Ministro della Salute Roberto Speranza che sul proprio profilo Facebook ha sottolineato l’importanza di affidarsi all’informazione più corretta e istituzionale. Non potrà certo intendersi un atto coercitivo in controtendenza al regime democratico. La giungla del web in generale pullula di notizie e consigli medici indiscriminati, talvolta accompagnati da catastrofici risultati.