Si sbloccano le domande ma per 19 Paesi è richiesta certificazione integrativa
di Davide Iannuzzi
Per le famiglie di extracomunitari in Italia forti schiarite sul fronte reddito di cittadinanza. L’Inps ha spiegato che il Ministero del Lavoro ha reso nota le modalità di applicazione circa i documenti servienti all’ottenimento della carta Rdc. A dover produrre documentazione aggiuntiva, secondo il decreto interministeriale saranno i cittadini provenienti da 19 Paesi e si tratta di certificazione inerente al patrtrimonio immobiliare all’estero. Gli Stati in questione sono il Bhutan, la Repubblica di Corea, le Figi, il Giappone, Hong Kong, l’Islanda, il Kosovo, il Kirghizistan, il Kuwait, la Malaysia, la Nuova Zelanda, il Qatar, il Ruanda, San Marino, Santa Lucia Singapore, la Svizzera, Taiwan e Tonga. Nell’allegato al decreto si legge quanto segue: “saranno disposti il rilascio della carta Rdc e il contestuale invio della prima disposizione di pagamento a Poste Italiane. Previa verifica della permanenza dei requisiti, si provvederà al successivo invio – con cadenza quindicinale – delle eventuali mensilità arretrate maturate”. Per i Paesi non inclusi nella richiesta al rilascio di documentazione integrativa i pagamenti continueranno senza ulteriori adempimenti.