Qualità del servizio e costi di smaltimento, la disomogeneità territoriale desta molta preoccupazione
Quanto spende ogni famiglia di tasse per i rifiuti? Da un rapporto pubblicato dall’ANSA basato su una rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe della onlus Cittadinanzattiva la spesa media è di trecento euro ma con sostanziali differenze che variano di regione in regione e di città in città. Una prima macro divisione dello stivale in aree geografiche fa emergere che il nord è il meno costoso con una spesa media di 258 euro per una famiglia media di tre persone che occupa un suolo abitativo di 100mq. Segue il centro con 299 euro e il sud con 351 euro. Spacchettando ancora le aree di riferimento si nota che la regione più economica è il Trantino Alto Adige con 190 euro e la più cara la Campania con 421. Tra i due estremi troviamo in ordine crescente il Molise (219), la Basilicata (221), Friuli Venezia Giulia (228), Veneto (234), Marche (235), Lombardia (241), Emilia Romagna (274), Valle d’Aosta (275), Piemonte (276), Calabria (296), Umbria (301), Toscana (323), Lazio (325), Abruzzo (326), Liguria (333), Sardegna (345), Puglia (373), Sicilia (394), Campania (421). Un percorso alquanto discontinuo che ci introduce in un ulteriore spacchettamento. Le dieci città più economiche vedono al primo posto Potenza (121 e con un decremento del 13,7% rispetto al 2018) ), seguono Udine (167), Belluno (168), Pordenone (181), Vibo Valentia (184), Isernia (185), Bolzano (186), Brescia (191), Verona (193), Trento e Cremona a pari merito (195).
Le dieci più costose vedono al primo posto Catania (504 euro e con un aumento del 15,9% rispetto al 2018 ), Cagliari (490), Trapani (475), Benevento (471), Salerno (467), Napoli (455), Reggio Calabria (443), Siracusa (442), Agrigento (425), Messina (419).
Una spada di damocle che incide non poco sugli orientamenti abitativi delle famiglie italiane e sulle performance del mercato immobiliare. Il tema dei rifiuti continua a essere una spina nel fianco di un intero Paese.