Presentato alla Casa del Cinema L’ascolto ritrovato, corto celebrativo di bellezza e inafferrabili memorie
La Redazione
Nella piccola ma confortevole Sala Volontè lo scorso sabato 5 ottobre, alla presenza di due storici doc del Cinema come Italo Moscati e Franco Mariotti è stato presentato il corto “L’ascolto ritrovato” sceneggiato e diretto da Davide Iannuzzi e nato come script primordiale da una remota frequentazione tra l’attrice protagonista e autrice del soggetto Paola Lorenzoni e lo scrittore parmense Alberto Bevilacqua scomparso a Roma nel 2013. Al termine della proiezione Italo Moscati e Franco Mariotti hanno intavolato un dibattito sull’opera di Bevilaqua scivolato poi sui temi del ciema moderno, sulla crisi dei contenuti e sulle prospettive di rinascita del Cinema D’Autore.
Oltre ai due critici presenti in sala l’attrice Paola Lorenzoni, assieme al regista del corto, il giovane e promettentissimo direttore della fotografia Manuel Geraci e il musicista Nicola Buffa, autore della colonna sonora originale. Moscati e Mariotti si sono soffermati sull’ottimo lavoro di produzione e post produzione, elogiando in particolare il respiro profondo delle musiche scritte da Buffa e la versatile, dal sapore moderno e vintage, illuminazione del set firmata da Geraci. Il film narra il viaggio psicologico che compie una donna dedicata al Teatro, tornando nel suo luogo di origine. Sullo sfondo di Anguillara, un borgo abbellito dalle acque del lago tornano a vivere i ricordi di un’infanzia segnata da dolorose vicissitudini famigliari contrastate dalla forza vitale del sogno. Una simbologia immediata, a tratti rarefatta accentua il carattere intimista di una storia concepita per diventare simbolo comunitario di vita vissuta.
Gli attori del cast, quasi al completo hanno arricchito il dibattito testimoniando circa le caratterizzazioni dei singoli personaggi. Valentina Faraoni, Valerio Toninel e Viviana Polic hanno fornito ulteriori chiavi di lettura di una plot multiforme e ricco di citazioni. Come veterane hanno poi parlato le due bambine del cast, Benedicta Piselli nei panni di una ragazza emo e la co protagonista Denise Benedetti nei panni della donna protagonista durante l’infanzia. Il treno dei sogni e dei desideri che chiude il film è lo stesso dei personaggi convenuti all’evento, simbolo di una generazione che freme per il Cinema, con palpitante attesa per la sua rinascita