Questa sera dalle ore 19 incontro gli Autori Lucchini, Zoppini e Pandimiglio
Il tema delle banche e di chi ne salvaguarda il buon funzionamento è alla base del primo incontro di domenica 28 luglio a Capalbio Libri, con gli autori Stefano Lucchini e Andrea Zoppini; a seguire, Mauro Pandimiglio, istruttore di vela, racconterà la sua straordinaria esperienza pedagogica con bambini normodotati e disabili, a contatto con il mare e allievi della scuola di vela “Mal di mare”.
“È evidente che il regolatore è l’arbitro della partita e il regolato è la squadra in campo… tuttavia, quando il regolatore decide di orientare decisioni… degli attori del mercato i ruoli si sovrappongono e si scambiano”…
Il tema delle banche, e del controllo sulle loro modalità operative, è stato reso centrale per la politica economica di tutti gli stati europei dai numerosi fallimenti che hanno reso necessario i salvataggi operati in numerosi paesi e il varo di nuove regole di vigilanza sulle banche negli ordinamenti nazionali e della Unione Europea. Vigilare le banche è essenziale per il benessere dei nostri sistemi economici, ma proprio gli onerosi salvataggi di molti istituti bancari in numerosi paesi, tra cui la nostra Italia, hanno sollevato il problema di “chi controlla il controllore”, di chi cioè è chiamato a salvaguardare il buon funzionamento dei nostri sistemi bancari e i cui errori hanno invece spesso fatto precipitare crisi che potevano essere evitate.
Stefano Lucchini è Group Chief Institutional Affairs and External esigenze concrete e in particolare di quelle Communication Officer di Intesa SanPaolo. Tra i vari incarichi, è Chairman di Banca IMI Securities Corporation (U.S.A.), Consigliere di Amministrazione della Luiss e membro del Comitato Nucleo di Valutazione dell’Università Cattolica, del Consiglio e del Comitato Esecutivo di ABI, del Comitato Scientifico della Fondazione Osservatorio sulla Criminalità nell’Agricoltura e sul Sistema Agroalimentare, dell’International Advisory Council e del Foreign Policy Leadership Council del Brookings Institution di Washington D.C. È inoltre rappresentante del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nella Fondazione Italia Israele per la Cultura e le Arti, Visiting Fellow alla Oxford University e Associate al Green Templeton College. È Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana.
Andrea Zoppini è Professore ordinario di Diritto civile presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre. Ha studiato all’Università di Cambridge e all’Università di Heidelberg; è stato
visiting scholar alla Law School della Yale University e della New York University. È stato Sottosegretario al Ministero della Giustizia; dal 2006 al 2011 è stato Consigliere giuridico della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ha fatto parte della Commissione per la riforma del Diritto societario, della Commissione per la riforma della Legge sul risparmio, della Commissione di riforma del Diritto delle associazioni e fondazioni, della Commissione per la riforma del Diritto fallimentare.
“Raccontare è per gli altri, ma è anche per se stessi, perché noi ascoltiamo anche quando parliamo, anzi, è proprio quell’ascolto che ci fa rivedere e sentire quel che abbiamo fatto”
(Modus navigandi. Per una pedagogia nel mare)
La spiaggia è un laboratorio di limiti e di confini en plein air; è il luogo dove al bambino è permesso spogliarsi dei suoi abiti cittadini (quelle odiose scarpe!); dove per chilometri non incontra ostacoli verticali; dove vive una orizzontalità non solo geografica, ma anche relazionale. Dove mischia il liquido al solido, ritrovando la stessa cultura anfibia che ci ha fondati, e che conserva nella memoria filogenetica un souvenir ancora forte. Il bambino incontra la spiaggia senza il minimo imbarazzo: la tocca, la mangia, la sfiora, la scava, la riempie, ci si veste. Volta le spalle alla terra, guarda il mare, ne è attratto come se quella distesa d’acqua fosse una potente calamita: entra ed esce, beve e vomita, costruisce con la sabbia forme di dialogo che il mare spegne o modifica, solo per ricominciare da capo a raccontare e a raccontarsi, ogni volta con una nuova storia. Ed è proprio in questo dialogo a tu per tu con il mare e con la natura che il bambino inventa la fragilità, l’effimero, la provvisorietà nelle forme dei fenomeni.
Mauro Pandimiglio, esperto velista, ha traversato quattro volte l’Atlantico e navigato a lungo in Polinesia e nei Caraibi. Ha fondato due scuole di vela nazionali, di cui una è quella che ancora oggi dirige. Ha fondato e presieduto l’Unione Italiana Vela Solidale e organizzato dal 2001 al 2011 Handy Cup, regata internazionale con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e della Comunità europea. Nel 2007 ha guidato una delegazione europea al Parlamento di Bruxelles per presentare il Manifesto Europeo della Vela Solidale a firma di un premio Nobel e di diversi ministri della nostra Repubblica. Ha fondato il circolo Mal di Mare (1986) e la base velica di Pescia Romana (1995), dove apprendimento e crescita avvengono attraverso un approccio pedagogico marino innovativo.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. UFFICIO STAMPA Elisabetta Castiglioni – info@elisabettacastiglioni.it